Avete un motore Diesel

ecco cosa è cambiato  dal 2019 in Italia 

Tremate o voi che utilizzate un diesel ….. tremate. o forse no ?

Il “dieselgate” sta’ per arrivare ma è ancora tanta la  strada che potrete percorrere.

L’automobile è diventata sempre più indispensabile per gli spostamenti di vario genere, corti o lunghi ,  tanto da essere considerata un bene di primaria importanza, quasi indispensabile se non abitate in una grande città.

Gli  ultimi scandali hanno portato ad una visione ecologista e sfido chi non ha mai sentito parlare del Dieselgate?  

Ma le nostre , ormai vecchie , ( in Italia il parco macchine invecchia a causa della crisi del lavoro) auto a gasolio  quale futuro avranno ? Cosa cambierà quindi per il motore Diesel a partire dal 2019? 

Dieselgate 

Lo scandalo che ancora oggi fa tremare i colossi dell’auto VW. Tutto è cominciato nel settembre  2015 quando l’Epa (Agenzia Americana per l’Ambiente) divulgava che il noto marchio Volkswagen, usando software illegali alterava i test per le emissioni delle autovetture prodotte. La manipolazione dei dati che supervano abbondantemente i parametri previsti dalla legge, ha portato a pesanti sanzioni (circa 15 miliardi di dollari) e perdite sul mercato per il produttore tedesco. L’indagine si è estesa anche ad altri costruttori (Renault, Fca, Bmw e recentemente Mercedes).

Vista la maxi multa si è cominciato a pensare alle auto elettriche e ipotizzare di mandare in pensione tutte le auto diesel. 

Motore Diesel nel futuro

Le case produttrici stanno cercando di escogitare e mettere a punto una nuova tipologia di motore: una sorta di “ecodiesel”. La nuova generazione prevede un minore impatto ambientale anche e soprattutto in base alle nuove normative dettate dall’Unione Europea.

Diesel e benzina usato : cosa è cambiato dal 2019

Le normative proposte sono al vaglio delle varie commissioni e molto probabilmente entreranno in vigore da Gennaio 2019. Le novità riguarderanno non solo i motori diesel, ma anche le auto a benzina. In realtà, il cambiamento  ha avuto inizio già da settembre 2017, quando l’Unione Europea ha imposto dei test obbligatori su tutti i nuovi modelli, sottoposti a verifiche in condizioni di guida reale. Da non dimenticare, sul punto, sono gli innumerevoli richiami in fabbrica delle auto interessate. Il cosiddetto richiamo, di qualsiasi natura, è importante sia per il produttore che per il guidatore stesso, per ovvi motivi di sicurezza e per prevenire futuri problemi che potrebbero accadere. Il consumatore, a volte, non è a conoscenza dell’esistenza di tali richiami, ma può informarsi sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Milano: dal 2019 stop a diesel Euro 4. Euro 6 dal 2025

Dopo l’annuncio dell’amministrazione di Roma, che ha ufficializzato lo stop alla circolazione dei veicoli diesel a partire dal 2024 nel centro della Capitale, anche a Palazzo Marino rincarano la dose nei confronti di una tecnologia ormai divenuta un capro espiatorio, responsabile secondo i Comuni della maggior parte dell’inquinamento dell’aria. ( 

E così, dal Comune di Milano arriva un (nuovo) giro di vite contro i veicoli diesel. Il blocco alla circolazione delle vetture alimentate a gasolio, finora in programma a partire dal 2020, entrerà invece in vigore un anno prima, a partire dal primo ottobre del 2019. In questa data, tutti i veicoli diesel con omologazione Euro 4 senza filtro antiparticolato non potranno accedere al capoluogo meneghino dal lunedì al venerdì, dalle 7:30 alle 19:30, per tutto il semestre autunno-inverno. L’annuncio è arrivato in seguito ad provvedimento votato a maggioranza che ora dovrà passare tra le mani del Sindaco Giuseppe Sala. Obiettivo: ripulire l’aria della città. Del resto, il titolo dell’ordine del giorno presentato dalla lista civica Noi Milano, capitanata dal primo cittadino, non lascia spazio a interpretazioni: “Milano 2025: gasolio e diesel free“.

Si tratta di togliere dalla strada circa 200.000 veicoli, responsabili (secondo la lista di maggioranza) del 64% delle emissioni allo scarico di Pm10 e del 21% dell’ossido di azoto. La votazione, approvata con 30 voti, ha ricevuto il sì di PD, Sinistra per Milano e Movimento 5 Stelle, mentre hanno espresso il loro parere contrario Lega e Forza Italia.

Cosa ci aspettiamo noi ? 

Che la grande quantità di denaro incamerato dai Comuni grazie alle  multe venga investito  per costruire parcheggi intorno alle grandi Metropoli evitando alle Famiglie di dover cambiare obbligatoriamente l’auto.

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