Buoni fruttiferi postali, fate valere i vostri diritti 

Continua la nostra azione per recuperare e restituire ai risparmiatori quanto pattuito dall’ente Poste. Cosa c’è dietro al mancato rispetto degli accordi economici dei buoni fruttiferi postali?

 

L’associazione è sommersa da richieste da parte di risparmiatori che, al momento di incassare quanto pattuito con l’ente poste, si trovano di fronte ad una allucinante situazione. L’ente poste ha cambiato il tasso pattuito, il quale aveva convinto molti risparmiatori ad investire il loro denaro.
  
Arrivano però buone notizie per i risparmiatori che hanno investito nei buoni fruttiferi postali, al via con il rimborso integrale tramite decreto ingiuntivo
È infatti arrivato un altro successo riscosso dall’avvocato di riferimento.

 

La storia in breve

Negli anni 70-80 i buoni fruttiferi erano un investimento sicuro, garantito dallo Stato. Tra il 1974 e il 1986, i rendimenti dei buoni fruttiferi postali erano davvero elevati. A seguito di nuove normative, il rendimento fu dimezzato e il cliente che andava a riscuotere non otteneva la cifra pattuita. Coloro che avevano acquistato i buoni dopo il 28 giugno 1986, all’atto della riscossione, hanno trovato sempre una sorpresa non gradita. Poste Italiane non riconosceva loro i tassi indicati sul retro dei buoni stessi, bensì quelli previsti dal decreto ministeriale del 1986 (inferiori del 50% circa). 
 Ma è possibile che se non paghiamo un bollo auto siamo inseguiti da Equitalia per anni, mentre questi malfattori possono pattuire in forma scritta un accordo per poi non rispettarlo? 
Si tratta del decreto Gava-Goria, che dimezza i rendimenti dei buoni fruttiferi a partire dalla data del 1° luglio 1986. Tale decreto prevedeva la retroattività del dimezzamento dei tassi di rendimento ai titoli emessi dal 1974 in poi. 

Un’altra sentenza a favore dei consumatori

I risparmiatori  che hanno investito in assoluta buona fede Lire 500.000 erano sicuri di poter riscuotere al termine di tale periodo la somma ottenuta (secondo le percentuali di interessi indicate nel retro del buono stesso). Decorsi 30 anni si sono recati presso l’Ufficio Postale competente per riscuotere la somma di € 8.174,17, come da tassi di interesse concordati. Poste Italiane S.p.A. ha offerto il pagamento di una minor somma pari a € 3.977,10 secondo i tassi di interesse che riterrebbe di dover applicare secondo il decreto Gava-Goria.

SE I NOSTRI NONNI AVESSERO IMMAGINATO COME QUESTO PAESE SAREBBE DIVENTATO

NON AVREBBERO RISCHIATO O DONATO LA LORO VITA .

 

Il principio dell’affidamento del risparmiatore

Si sottolinea il principio dell’affidamento del risparmiatore, all’atto dell’acquisto dei buoni fruttiferi. Questo afferma che l’errore di Poste Italiane S.p.A. non debba ripercuotersi sulla buona fede del consumatore. Esso ha diritto a riscuotere la somma risultante dall’applicazione dei tassi, non essendo stato posto nella condizione di valutare l’evoluzione peggiorativa del proprio investimento. Inoltre la recente sentenza 6430/2016 ha ritenuto che Poste Italiane S.p.A siano tenute al pagamento dell’intero rendimento indicato sul retro del buono fruttifero.

 

Cosa si è fatto 

La linea dell’avvocato incaricato si è mossa con l’iniziale presentazione di Ricorso per Decreto Ingiuntivo. Ha poi proceduto alla notifica dello stesso a norma di legge avverso cui, Poste Italiane, ha proposto opposizione.

Tale circostanza ha dato inizio a un procedimento di merito in cui dimostrare il fatto che il credito vantato dagli assistiti sia certo e dovuto. Il Giudice del Tribunale , in prima udienza, ha concesso l’esecutività del Decreto Ingiuntivo. Questo ha consentendo l’immediato incasso delle somme. Ritenendo la causa matura ha rinviato per la decisione alla prima udienza”.

L’esecutività concessa e il rinvio per ‘causa matura’ consentono il pronostico di una vittoria per gli investitori da me assistiti” prosegue l’avvocato “in quanto consente di ottenere le somme prima ancora che la causa sia conclusa. Inoltre a marzo 2018 ho ottenuto, contro le Poste Italiane S.p.A., altri due decreti ingiuntivi provvisoriamente esecutivi”.

Capito? Avete investimenti in posta? Pretendete il rispetto delle regole!

 

Usando la strategia si vince sempre,

non lasciate che i problemi e lo sconforto prendano il sopravvento.

Potete cambiare il vostro destino solo se agite e smettete di attendere che gli eventi

(e le azioni delle banche) vi piombino addosso.

Per ricevere maggiori informazioni scrivete a:  IOAGISCO@AVVOCATOINFAMIGLIA.COM

contatti telefono avvocato in famiglia