Come rinunciare alla proprietà 

Quando la nostra automobile è diventata solo un’inutile fonte di spese e tasse

possiamo liberarcene, rinunciando alla proprietà. Ecco come fare .

Viviamo in città e ci siamo abituati a muoverci con i mezzi pubblici. La nostra vecchia auto quindi è diventata solo una spesa inutile e assolutamente evitabile. In alcuni casi invece possiamo ritrovarci un’automobile in eredità (quando abbiamo a che fare con una successione), ma noi non vogliamo altre spese in aggiunta a quelle che già abbiamo. Altre volte ancora, per nostra disgrazia, l’auto può esserci rubata dalle mani (rischiando pure di andare nei guai per colpe non nostre nel caso vengano commessi reati). In questi casi ci ritroviamo di fronte alla domanda: possiamo rinunciare alla proprietà di un’auto? Insomma, essere proprietari di un’auto non sempre è un desiderio. A volte diventa un peso di cui liberarsi il prima possibile. Si può fare?

Diciamo che ci sono più tipologie di risposta, anche sulla base dei motivi che potrebbero spingerci a non voler più tra i piedi il nostro vecchio catorcio. Analizziamo in dettaglio i diversi casi.

Indice

1 È possibile fare la rinuncia alla proprietà?

2 Quali spese comporta il possesso di un’auto?

3 Come denunciare la perdita di possesso di un’auto?

4 Si può fare la rinuncia alla proprietà di un’auto?

5 Come si rinuncia alla proprietà di un’auto?

5.1 Donazione

5.2 Vendita

5.3 Vendita veicolo al concessionario

5.4 Radiazione

5.5 Rottamazione

5.6 Rinuncia all’eredità

È possibile fare la rinuncia alla proprietà?

Sembra un controsenso ma non lo è affatto. La proprietà è un diritto sacrosanto sancito dalla nostra Costituzione [Art. 42 Costituzione italiana] e da tutte le nostre leggi, che ci garantisce la possibilità di godere appieno dei beni in nostro possesso: case, edifici, barche, auto, moto, gioielli. Ciò che è nostro è nostro e basta. Detto in scioglilingua, abbiamo il diritto di avere. E invece, che ne è del diritto di non avere? Abbiamo il diritto di dire: questo bene non lo vogliamo più? È troppo costoso da mantenere e per questo vogliamo che esca dalla nostra vita? Possiamo rinunciare, ad esempio, alla proprietà di una casa?

Diciamo che rinunciando alla proprietà non si fa del male a nessuno, non si commettono atti illeciti, quindi è una cosa possibile, anche e soprattutto riferendosi agli immobili. Parlando di rinuncia alla casa, possiamo farla mediante un atto dismissivo (una dichiarazione), che equivale una rinuncia scritta di abdicazione dal diritto posseduto su quel bene e trascritta nei registi immobiliari. Per rinunciare a un bene immobile quindi dobbiamo dire per iscritto: vogliamo rinunciare alla proprietà di questa casa.

Se è solo di nostra proprietà e non abbiamo la minima intenzione di fare donazioni a privati, alla nostra rinuncia segue la cessione diretta del bene allo Stato. Quando i beni non sono più di proprietà di nessuno, infatti passano sotto la proprietà dello Stato [Art. 827 Cod. proc. civ.]. E se invece siamo comproprietari assieme ad altre persone di quella casa? Vuol dire che rinunceremo alla nostra quota di proprietà in favore dei restanti poveretti che dovranno sorbirsi oneri e onori (sempre che anche loro non decidano di demordere rinunciare a loro volta alla loro quota di proprietà.

Quali spese comporta il possesso di un’auto?

Ma i beni di proprietà non sono solo le case. Ce ne sono altri, come le automobili, le barche, le moto, un po’ meno costosi da acquistare ma comunque pur sempre impegnativi da mantenere. Prendiamo l’auto ad esempio. Avere un’auto di proprietà non è una spesa da poco. Partendo dalle rate del finanziamento che abbiamo aperto per acquistarla (che può arrivare anche a 200 euro al mese, se non di più, nel caso abbiamo optato per un potente bolide), l’assicurazione rc auto (che può aggirarsi attorno a una media di 500 euro l’anno), il bollo auto (anche lui da pagare ogni anno), le gomme invernali, per non parlare del rifornimento settimanale di benzina – un vero e proprio salasso – e di eventuali riparazioni dal meccanico, che con gli anni aumentano. Insomma, avere un’auto non è per nulla facile dal punto di vista economico. Ecco perché molti si chiedono come rinunciare alla proprietà di un’auto.

Come denunciare la perdita di possesso di un’auto?

Diciamo subito che non esiste solo la rinuncia per volontà di mandare al diavolo un bene che non riusciamo più a mantenere. Vi siete mai trovati in una di queste situazioni?

Furto (l’auto vi è stata rubata)

Appropriazione indebita (prestate l’auto a un amico ma lui non ve la restituisce e se appropria)

Truffa (vendi l’auto ma vieni pagato con assegni scoperti)

Danno al veicolo dopo terremoti e calamità naturali

Incendio

Rinuncia all’eredità (avete ereditato l’auto ma non la volete)

Pignoramento, sequestro o fermo amministrativo

Se la risposta è si, il vostro primo pensiero sarà stato quello di dichiarare che la vostra auto non era più in vostro possesso. Questo per evitare di pagare bollo e spese inutili.

In casi come questi, i nostri referenti sono la polizia e il Pubblico registro automobilistico (Pra), nei cui archivi è inserita la nostra auto, intestata a noi, presso cui dovremo rinunciare al possesso di quell’auto.

Uno degli step che può portarci poi a rinunciare alla proprietà dei veicolo è proprio quello della Perdita di possesso. Per cui dobbiamo rivolgervi agli al Pubblico registro automobilistico ed effettuare la richiesta di perdita di possesso, attraverso una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà. Se di mezzo ci sono stati un furto, una rapina, un’appropriazione indebita, è necessario anche portare copia delle denunce fatte alle Autorità: questo significa che non dobbiamo più pagare il bollo, ma il mezzo risulterà ancora intestato a voi negli archivi del Pra.

Si può fare la rinuncia alla proprietà di un’auto?

Ribadito che facendo la rinuncia al possesso del veicolo al Pra non si smette comunque di esserne intestatari, come possiamo rinunciare davvero alla proprietà di quell’auto, tirandoci fuori da ogni responsabilità su quel bene? Abbiamo diverse possibilità.

Come si rinuncia alla proprietà di un’auto?

Abbiamo diversi modi per sbarazzarci del nostro catorcio, che non usiamo e non vogliamo più.

Donazione

Possiamo rinunciare alla proprietà della nostra auto con la modalità più ovvia: regalandola. A nostro figlio, a un amico che ne ha bisogno, a nostro nipote, a chi ci pare. Lo si può fare con un atto di donazione a favore della persona che scegliamo. È sufficiente andare in un’Agenzia di pratiche auto dotata di sportello telematico dell’automobilista e consegnare i seguenti documenti per effettuare il passaggio di proprietà: certificato di proprietà, certificato di residenza di chi riceve in dono l’auto, e pagamento del bollo auto regolarizzato. I costi previsti per la donazione dell’auto non sono alti. C’è l’imposta provinciale di trascrizione e il costo per l’aggiornamento della carta di circolazione. Ricordiamo però che libretto di circolazione e certificato di proprietà saranno sostituiti al Documento unico di circolazione.

Vendita

Vendere l’auto è un altro modo per sbarazzarsi della proprietà su di essa. Le procedure burocratiche sono le stesse richieste quando si regala un’auto. Per il passaggio di proprietà occorre sempre presentare: certificato di proprietà, l’atto di vendita (in bollo con firma autenticata del vecchio e nuovo proprietario), nota di presentazione al Pubblico registro automobilistico, autocertificazione di residenza carta d’identità. Il gioco è fatto, abbiamo trovato un modo per rinunciare alla proprietà dell’auto, avendoci pure ricavato qualcosina.

Vendita veicolo al concessionario

Nessun compratore privato sembra interessato alla nostra auto? Possiamo decidere di venderla direttamente a un concessionario o rivenditore di auto usate. È una procedura che in termini tecnici si chiama minivoltura: vendita di un veicolo da un privato a un concessionario. Anche in questo caso ci sarà un passaggio di proprietà da effettuare (che ci libererà dalla proprietà definitiva di quell’auto), con il vantaggio di un costo inferiore di vendita, perché in questo caso siamo esentati dal pagamento dell’Imposta provinciale di trascrizione. L’atto di vendita deve essere registrato negli archivi del Pra. Solo così viene a meno la nostra intestazione su quel veicolo, e non ne siamo più proprietari.

Radiazione

Questa è una vera e propria cancellazione del veicolo dai registri Pra, effettuata la quale, il veicolo si considera non più esistente. Va da sé che non possiamo essere considerati proprietari di un bene che per legge non esiste più. La radiazione può essere effettuata in caso demolizione, di esportazione all’estero e in caso di distruzione o incendio.

Rottamazione

Quando vogliamo sbarazzarci dell’auto si può effettuare anche la famosa rottamazione: portiamo la nostra auto in un Centro di raccolta autorizzato e gli chiediamo di distruggerla fisicamente, smaltendo in modo sicuro i suoi resti. Si consegnano targa del veicolo, certificato di proprietà e carta di circolazione. A seguito della demolizione del veicolo andrà fatta richiesta di radiazione agli uffici Pra.

Rinuncia all’eredità

Ci troviamo di fronte a un procedimento di successione con un’eredità da accettare? Possiamo sempre rifiutarla. Mettiamo in conto però che non è possibile rifiutare porzioni di eredità, ma solo l’intera eredità. Per cui se i nostri genitori ci lasciano una casa, una macchina e un terreno, non possiamo accettare la casa e il terreno rifiutando la macchina. O accettiamo tutto o rifiutiamo tutto. Se rifiutiamo la nostra eredità per intero, auto compresa, dobbiamo farlo dal notaio o dal Cancelliere del tribunale dove la Successione è stata aperta. Che fine farà questa eredità una volta dichiarato che non la accettiamo? Va dritta nelle mani dello Stato.

Non scordiamoci però di presentare al Pubblico registro automobilistico la Perdita di possesso dell’auto per rinuncia all’eredità, consegnando al Pra anche gli estremi dell’atto depositato.

 

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