UNA TASSA NASCOSTA SUI CONTI CORRENTI

Sembra impossibile ma esiste una  tassa nascosta nei conti correnti: l’inflazione. Quando depositiamo i nostri risparmi su un conto corrente speriamo sempre fruttino qualcosa…ma alla fine non è mai così. Il costo della vita purtroppo aumenta in maniera silenziosa e a rimetterci sono sempre i risparmiatori. I risparmi dunque invece che aumentare, diminuiscono. E sembra non esserci via di scampo. Ma allora è meglio non versare denaro in banca ? 

Capiamo come incide l’inflazione sul conto corrente?

Nel 2018 l’inflazione è costata 10 miliardi di euro a chiunque avesse un conto corrente. Il processo è semplice se ci pensiamo: aumenta il costo della vita, aumentano i prezzi al consumo ma i soldi risparmiati rendono praticamente nulla. Dopo la crisi non si investe più, i risparmiatori ora hanno paura quindi usano il conto corrente come un salvadanaio, senza sapere che quei soldi valgono sempre meno. Per ovviare, in piccola parte, a questo problema conviene cercare sempre una banca con un tasso di interesse conveniente o, quanto meno, superiore al tasso di inflazione che ad oggi è allo 0,9%. Ma esistono davvero? O alle banche non conviene proprio? E le Poste? Convengono rispetto ad un normale conto corrente bancario? Il problema persiste: libretti ordinari, libretti smart, buoni fruttiferi, nessuno ha un tasso di interesse superiore a quello d’inflazione. I nostri soldi rimangono li, immobili a perdere valore.

 

Cosa possiamo fare ?

Nulla… ecco perchè la chiamiamo tassa. 

 

Sapevate che esiste una carta di credito “impignorabile” che possono avere anche protestati e cattivi pagatori che non dipende dal sistema bancario Italiano .  Valida Ian tutta Europa ed oltre.

 

Qui abbiamo spiegato come funziona e come ordinarla. 

BASTA CHINARE IL CAPO AL SISTEMA BANCARIO ITALIANO 

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