Nascere indebitati: è davvero così?

Il fatto che un neonato, fin dai primi vagiti, abbia già un debito sulle spalle ha dell’assurdo. Appena nasciamo ereditiamo una fetta di debito pubblico dallo Stato. Attualmente questo debito ammonta a 2.358 miliardi di euro, una cifra davvero astronomica che non si risolve, anzi aumenta con gli interessi e ogni italiano vivente o non ancora nato se ne accolla una certa somma. Le variabili da tenere in considerazione per fare questo strano calcolo sono l’età, l’aspettativa di vita, l’inflazione media annua (calcolata in base a quella che si aspetta nel futuro) e il tasso medio di rendimento annuo che ci aspetta dal debito pubblico. La stranezza che salta all’occhio è come più si è giovani, più gli interessi del proprio debito aumentino.

Nascere indebitati? Ecco i dati:

  • a 10 anni, il debito sarebbe di 7.792,01 euro e gli interessi 27.846,04 euro;
  • a 20 anni, il debito sarebbe di 9.738,76 euro e gli interessi 24.015,77 euro;
  • a 30 anni, il debito sarebbe di 20.464,99 euro e gli interessi 20.185,50 euro;
  • a 40 anni, il debito sarebbe di 31.037,33 euro e gli interessi 16.355,24 euro;
  • a 60 anni, il debito sarebbe di 39.081,37 euro e gli interessi 8.694,71 euro;
  • a 70 anni, il debito sarebbe di 40.120,22 euro e gli interessi 4.864,44 euro;
  • a 80 anni, il debito sarebbe di 38.242,32 euro e gli interessi 1,241,01 euro;
  • a 82 anni (per chi arriva al limite dell’aspettativa di vita fissata dall’Istat), il debito sarebbe di 38.099,54 euro e gli interessi 321,74 euro.

Ma non temete, non esistono Paesi senza debito pubblico. Nessuno dovrà pagare tali cifre, è solo un divertente (o preoccupante?) gioco matematico. 

Ciò non risolve i problemi dell’Italia, ciò non discolpa i banchieri

dall’avere indebitato i cittadini fin sopra i capelli.

 

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