GRANDE VITTORIA DA PARTE DELLE ASSOCIAZIONI CONSUMATORI , IN TESTA AVVOCATO IN FAMIGLIA CHE HA GIA’FATTO ANNULLARE DECINE E DECINE DI CONTRAVVENZIONI.

ITALIANI, AUTOMOBILISTI, SMETTETE DI ESSERE

SUDDITI E TORNATE A FAR VALERE

I VOSTRI DIRITTI

SE NON LI CONOSCETE  CI PENSA

AVVOCATO IN FAMIGLIA.

Qualcuno ci ha accusato, a ns avviso ingiustamente , di invitare gli automobilisti a “delinquere ” non pagando  le contravvenzioni relative al codice della strada.E’ oramai evidente a tutti che abbiamo a Cuore le Famiglie e cerchiamo di aiutarle  con ogni mezzo lecito, anche insegnando come non pagare interessi alle banche e come annullare le multe ingiuste. Ingiuste vuol dire , per chi non conosce la Legge , che non rispettano il diritto nella sua interezza. 

AVEVAMO RAGIONE NOI E LA SENTENZA LO CONFERMA A TUTTI .

 CONTINUEREMO A DIFENDERE LE FAMIGLIE ANNULLANDO QUANTI PIU’ POSSIBILI

VERBALI USANDO LA LEGGE, USANDO OGNI ASPETTO BUROCRATICO NON

RISPETTATO PROPRIO DA COLORO CHE CHIEDONO A NOI

 SUDDITI

 DI RISPETTARLO. IL DENARO SERVE PER VIVERE E NON PER PAGARE LE MULTE

Addio multe per eccesso di velocità basate sulla distanza media tra due punti: con la condanna di Autostrade per l’Italia il tutor deve rimanere chiuso.

In autostrada il tutor è stato spento. Finalmente !  Non ci saranno più multe per eccesso di velocità, neanche per chi passa sotto le colonnine con la telecamera a 200 km/h.ma non fatelo per amore dei Vostri cari e non altro .

Nonostante le dichiarazioni di Autostrade per l’Italia (Aspi) che, dopo la condanna da parte della Corte di Appello di Roma per violazione di brevetto, aveva affermato che i misuratori elettronici della velocità avrebbero continuato ad operare (si era detto che era meglio pagare le penali anziché lasciare gli italiani in balia dei pirati della strada), oggi invece la notizia contraria.

La stessa Aspi, subito dopo la sentenza, aveva assicurato che nel giro di tre settimane dal 10 aprile avrebbe messo in regola il sistema. Rassicurazioni che invece sono rimaste nell’aria. Lo spegnimento, probabilmente, sarà eseguito fino a quando non sarà deciso l’ennesimo grado di questa infinita vicenda che ora ritornerà per la seconda volta in Cassazione.

Addio tutor in autostrada per il momento 

Usate il sapere per non farvi fregare nuovamente, trovate la solidarietà’ tra cittadini ed avvisate tutti gli automobilisti condividendo questa nota .

Infatti gli apparecchi del tutor possono  essere usati, anziché per misurare la velocità media tra due punti, quella istantanea e in funzione di autovelox.

Senza contare che, in questi ultimi mesi,la giurisprudenza ha affermato che è illegittima la contravvenzione per eccesso di velocità, elevata tramite il sistema del tutor in modalità “autovelox”, se non è espressamente indicato nei cartelli della segnaletica e, nei tratti di strada extraurbane, se non c’è l’autorizzazione del Prefetto Del resto è la direttiva Minniti, approvata la scorsa estate, ad aver chiarito che gli automobilisti devono essere informati sulle rilevazioni in corso e che queste devono essere segnalate in modo adeguato, senza cioè sorprese.

ILLEGITTIMITA’ COSTITUZIONALE DEL SISTEMA E NULLITA’ DEL RELATIVO VERBALE

Pericolo per la sicurezza stradale? Per la Cassazione non è un problema di Autostrade per l’Italia

Finalmente anche nei Tribunali emerge che i Cittadini non sono SUDDITI ma sono esseri Umani con diritti .

Addio quindi ai tutor in autostrada.

Ieri la Corte di Cassazione, cui Aspi si è rivolta per rivedere la predetta sentenza di condanna, ha respinto la richiesta di sospensione dell’esecutività della sentenza di secondo grado, in attesa della sentenza della Suprema Corte. Questo significa, in termini concreti, che la pronuncia della Corte di appello di Roma continua ad essere esecutiva e il tutor non può essere usato. Salvo ovviamente incorrere in ulteriori sanzioni – 500 euro al giorno – che probabilmente Aspi non ha la desiderio di pagare.

La Cassazione ha ritenuto insufficienti le ragioni di Autostrade per l’Italia basate sulla sicurezza stradale e l’irreparabilità del danno che la distruzione del sistema comporterebbe se la Cassazione accogliesse l’ulteriore ricorso della società.Quanto alla sicurezza stradale, la Corte d’appello ha affermato che non è tra gli interessi di cui Aspi si può considerare portatore, «essendo sottoposti alla cura dello Stato». Per questo, devono restare fuori dal giudizio civile sulla contraffazione del brevetto.

 

 

 

IL  DENARO SERVE AI BISOGNI DELLA FAMIGLIA  E NON PER PAGARE MULTE 

INVITIAMO TUTTE LE FAMIGLIE A TRASMETTERCI I VERBALI

VELOCEMENTE AL FINE DI IDENTIFICARE

L’ERRORE BUROCRATICO CHE PERMETTE DI ANNULLARE LE MULTE 

 FATE VALERE I VOSTRI DIRITTI

 

 

 

 

MULTE@AVVOCATOINFAMIGLIA.COM