Batosta alla Riscossione con il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali dal 2016 al 2019

Si tratta di una notizia che non sfugge alla redazione di ProiezionidiBorsa che cercherà di esaminare quanto in previsione del D.L. Ristori/Rilancio 5. Il riferimento è alla prevedibile batosta alla riscossione con il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali dal 2016 al 2019. Ricordiamo che l’istituto della rottamazione è stato introdotto dalla legge 193/2016 che individua una riduzione della quota capitale della debitoria con il Fisco. Lo sconto si concretizzava aderendo alla rateizzazione di tutte le cartelle dal 2000 al 2016.

Pertanto, sembra evidente, che una siffatta normativa garantirebbe ad una ampia platea di contribuenti, una vera e propria tregua. Ciò in ragione delle famose 50 milioni di cartelle esattoriali in arrivo per tanti italiani. Anche se l’invio è stato prorogato, prima o poi bisognerà darne conto.

Insomma, il Governo sta cercando di risollevare le aziende e i privati che hanno subito il k.o. del Covid 19. Anche, perché, queste misure sono fondamentali per tutelare i crediti commerciali maturati tra i vari operatori. Perciò, oltretutto, si auspicano tali interventi da considerare a sostegno del sistema di scambi.

Il governo, dunque, è in dirittura di arrivo con diverse misure che costituiscono una batosta alla riscossione ed alimenteranno un nuovo dibattito. Sicuramente questa la volontà dell’esecutivo, che emerge, dalle dichiarazioni del Vice Ministro all’Economia.

a) Una “gestione straordinaria” per quelle debitorie maturate nel 2020. Si dovrà discernere, poi, chi potrà pagare e allora verrà accordato uno sconto su sanzioni ed interessi. Chi invece, “più debole”, status probabilmente da certificare, potrà rinviarle;

2) Una rottamazione con saldo e stralcio per tutte le cartelle esattoriali dal 2016 al 2019. Probabilmente con certificazione, anche in questo caso, dello stato di difficoltà che non permette di adempiere quanto maturato;

c) Condono small per le cartelle fino a 1.000 euro maturate tra il 2011 e il 2015. Tale anche la richiesta delle lobby di categoria. Sarebbe una misura eccezionale in quanto si tratta di oltre 170 milioni di cartelle e 50 miliardi di debiti.

Quindi, seppur l’Agenzia delle Entrate e L’INPS rompe la tregua e manda avvisi di accertamento , la pace fiscale, passerà dalla nuova rottamazione.



 

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