Spiare il cellulare: un uomo di 57 anni di Salerno è stato condannato dalla Corte di Cassazione per “l’installazione di apparecchiature atte a intercettare”. Aveva infatti installato nello smartphone di sua moglie un software atto ad intercettarne le comunicazioni. Fortunatamente il figlio l’aveva avvertita in tempo ma, ovviamente, la denuncia è partita comunque. Il marito si è difeso affermando che, effettivamente, non aveva ancora intercettato nulla: non importa, il reato è stato commesso comunque. La cassazione lo ha condannato ad un risarcimento. La privacy è un diritto, tutti devono rispettarla.

Fonte: TGCom 24