Usate la Legge per  annullare la cartella o vincere un ricorso

per evitare il pagamento

 

 

Finito lo stop dovuto all’emergenza coronavirus, la temibile AGENZIA DELLE ENTRATE E RISCOSSIONI  torna a scatenarsi alla ricerca dei soldi dovuti dai contribuenti morosi. Spesso a spaventare non è la cartella ma alcune voci della cartella come : INTERESSI DI MORA ED AGGIO ( cioè la provvigione della ex -equitalia !) .

Dal 16 ottobre 2020,ben nove milioni di cartelle esattoriali volano verso le buche delle lettere di cittadini e di imprese che hanno un debito con l’Erario pubblico, con l’Inps o con gli Enti locali. Debito relativo al mese di marzo 2020 ma non solo, perché piano piano l’Agenzia delle Entrate Riscossione arriva ai giorni nostri.

Ricordatevi che è possibile presentare opposizione

alla cartella esattoriale e vincere il ricorso.

Ovviamente non sempre, ma  a determinate condizioni: ci devono essere dei validi motivi per poterlo fare e bisogna incaricare un esperto per trovarli e far valere i diritti dei debitori.  Non fatevi trovare impreparati perchè in questi ultimi giorni potreste ricevere una cartella esattoriale, e comprendere se e come sgravarla è determinate.

Concentratevi ed aiutateci ad aiutarvi. Se vi  arriva la cartella significa che prima dovreste aver  ricevuto l’atto delle Entrate, della Regione, di un Comune, ecc. in cui vieni intimato al pagamento.

Se non fosse mai  arrivato, avete un buon motivo per contestare la cartella ma se non la contestate ne perdere il diritto.  

SE NON FATE NULLA PERDERETE

IL DIRITTO DI POTERLA ANNULLARE

I passi che potete fare per uscire dai debiti visto che la crisi covid non pare terminare facilmente.

SE ANDATE DA UN ESPERTO VELOCEMENTE POTETE OTTENERE :

  • di sospendere la cartella di pagamento: in questo modo, si blocca ogni tentativo di pignoramento o di esecuzione forzata. Potete farlo rivolgendovi al tribunale oppure segnalando un’irregolarità nella cartella entro 60 giorni dalla notifica. L’ente di riscossione sarà costretto a fare una verifica e se entro 220 giorni non riceverete una risposta, la cartella viene annullata di diritto;
  • potete presentare un’istanza di autotutela e il ricorso al Garante del contribuente: la prima non ha termini e può essere presentata in qualsiasi momento all’ente di riscossione o al titolare del credito. Il secondo serve a sentire un parere importante, per quanto non serva ad annullare l’atto o a dare delle direttive al Fisco sul comportamento da tenere;
  • potete impugnare la cartella entro 60 giorni in caso di tasse e tributi presso la Commissione tributaria o entro 30 giorni se contiene delle multe presso un Giudice di Pace. I tempi si riducono a 20 giorni in caso di pignoramento.

Il nostro consiglio resta sempre il medesimo. Rivolgetevi solo ed esclusivamente ad un esperto Tributarista ed evitate gli avvocati generici o ” tuttofare”. Serve estrema conoscenza dei tecnicismi per riuscire a sgravare le cartelle  esattoriali.


Volete maggiori informazioni?

Mail – info@avvocatoinfamiglia.com
Numero verde (09:00-12:00- 15:00-17:00) – 800 134 008 
WhatsApp (orario continuato) – 3388310374


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Prima che arrivino le cartelle oppure entro 60 giorni dalla ricezione della cartella

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