Le multe servono solo ai Comuni per fare cassa

e non servono a migliorare la viabilità

multe autotutela

Questo è il motivo per cui contrastiamo il fenomeno delle multe selvagge. Proteggiamo la famiglia annullando le multe.

stop Perché fare ricorso?

Ci teniamo a precisare che il servizio non intende assolutamente essere un incentivo ad infrangere le regole del codice della strada. E’ opportuno infatti che, nella vita di tutti i giorni l’utente sia rispettoso del codice della strada, sia per una pacifica convivenza con gli altri automobilisti e sia per non mettere a repentaglio la sicurezza di sé stesso e degli altri. Come ben sappiamo, una grande parte dei verbali inviati contengono errori sia di natura formale che di natura sostanziale. Pertanto, risultando illegittimi, non contengono i requisiti determinati dalla legge per essere riconosciuti giuridicamente validi. Anche un verbale che può sembrare ben stilato, se esaminato da personale esperto può rivelare al suo interno numerosi errori come nullità, vizi o omissioni in grado di determinare un sicuro annullamento. Preso atto di ciò, e della volontà dei comuni di risanare il loro bilancio ai danni degli automobilisti, riteniamo giusto poter fornire agli utenti un servizio qualificato e specializzato, al fine di garantire i loro diritti adottando semplicemente gli strumenti di difesa che il nostro ordinamento giuridico mette a disposizione.

 

Go  Il servizio è on-line ed è disponibile in tutta italia

Offriamo il servizio in tutta Italia, nei comuni che registrano incassi da record e dove i cittadini sono tartassati continuamente da sanzioni che spesso e volentieri si rivelano ingiuste.

 

ics  Quali multe stiamo annullando 

Praticamente ogni tipo di multa: Autovelox, T-Red, Velocità, Area C, ZTL, Divieto di Sosta, guida senza cinture di sicurezza, guida pericolosa, passaggio con il rosso, strisce blu, pulizia strade, infrazione ripetuta, guida al cellulare, ecc…

 

ingranaggi  Come funziona la procedura 

Il servizio è riservato solo agli associati, per i quali identifichiamo gratuitamente i motivi del ricorso. Per attivare la procedura basta inviarci il verbale scannerizzato e la busta contenente lo stesso all’indirizzo email: multe@avvocatoinfamiglia.com o, in alternativa, via WhatsApp al numero 338-83 10 374

 

Pericolo  Quali sono i termini per presentare ricorso 

Il termine entro cui è possibile fare ricorso al Prefetto è di 60 giorni. Il termine entro cui è possibile fare ricorso al Giudice di Pace è di 30 giorni. Il termine di un verbale spedito per posta va calcolato conteggiando i 30/60 giorni (a seconda se si ricorre al Prefetto o al Giudice di Pace), a partire dalla data di spedizione e non da quella di ricezione. Se invece il verbale è stato fatto con “contestazione immediata” (ad esempio un vigile in strada ci fa il verbale), la decorrenza parte dal giorno successivo. Per tutte le multe: se il termine cade in un giorno festivo, slitta al primo giorno successivo non festivo.

 

legge  Vi consigliamo se ricorrere al Prefetto o al Giudice di Pace 

Per il ricorso al Prefetto non si paga nessun contributo, al contrario per il Giudice di pace si paga un contributo unificato di euro 43. Una volta respinto un ricorso presentato al Giudice di pace, non sarà possibile presentarlo anche al Prefetto, mentre sarà possibile il contrario (cioè presentare un primo ricorso al Prefetto entro 60 giorni, se questo non verrà accolto procedere con un secondo ricorso al Giudice di Pace, pagando chiaramente il contributo unificato di 43 euro – per sanzioni fino a 1000 euro).

In virtù di queste considerazioni il nostro staff stilerà un ricorso vincente da indirizzare al Prefetto, che consentirà di annullare il verbale. Qualora il ricorso non dovesse essere accolto ed il Prefetto raddoppierà il verbale, garantiremo la stesura gratuita del ricorso al Giudice di Pace (per le multe fatte nel resto d’ Italia).

 

search  Attenzione: Se pagate la multa entro 5 giorni avete diritto al 30% di sconto 

A partire dal 21 agosto 2013 è entrata in vigore la Legge 98 che prevede la possibilità di pagare le multe con lo sconto del 30% entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notifica del verbale. Questa legge in realtà è uno strumento che mira a far guadagnare soldi alle casse degli enti accertatori in maniera veloce. Scoraggiando così l’utente a proporre il ricorso e mettendolo in condizione di doversi sbrigare con il pagamento senza nemmeno fornire il tempo necessario a rendersi conto dell’accaduto.

Visto e considerato che una vasta percentuale di multe è ingiusta, non riteniamo giusto che il consumatore debba pagare subito una multa che non contenga i presupposti giuridici di validità.

 

riciclo  Dopo quanto avrò risposta? I tempi del Ricorso al Prefetto 

Quando si inoltra il ricorso al Prefetto, quest’ ultimo ha 30 giorni di tempo per chiedere al Comando di polizia (che vi ha sanzionato) tutti gli atti necessari per valutare le ragioni del ricorrente e decidere sulla questione.

Entro i 60 giorni successivi, il comando di polizia deve inviare al Prefetto la documentazione. Solo una volta che il Prefetto ha ricevuto tutto, iniziano a decorrere i 120 giorni nei quali lo stesso dovrà emanare l’ordinanza (affinché questa venga notificata al cittadino, l’ufficio ha a disposizione ulteriori 150 giorni).

Una volta trascorsi 360 giorni dalla data di accettazione del ricorso alla Prefettura (senza che prima non vi sia stata notificata l’ordinanza) sarete certi che il vostro ricorso sia stato accolto per silenzio/assenso (30 + 60 + 120 + 150 = 360).

 

play  Tempi del ricorso al prefetto Inviato tramite l’ organo accertatore 

Inviando il ricorso al Prefetto tramite la polizia locale o l’organo accertatore (Carabinieri, Polizia, etc…), questi hanno 60 giorni di tempo per inviare al Prefetto la documentazione. Una volta che il Prefetto ha ricevuto tutto, iniziano a decorrere i 120 giorni nei quali lo stesso dovrà emanare l’ ordinanza. Affinché questa venga notificata al cittadino, l’ufficio ha a disposizione ulteriori 150 giorni. Pertanto, con questa modalità di trasmissione al Prefetto per il tramite dell’organo accertatore, si risparmiano 30 giorni. Una volta trascorsi 310 giorni dalla data di accettazione del ricorso alla Prefettura, sarete certi che il vostro ricorso sia stato accolto per silenzio/assenso (60 + 120 + 150 = 310).

 

spunta  Possibili esiti del ricorso al Prefetto

Il Prefetto esamina il ricorso e decide in base alle motivazioni ed alle prove in esso contenute. Si possono verificare i seguenti tre casi :

a) Ricorso non accolto: il Prefetto emette una ordinanza/ingiunzione con la quale stabilisce una sanzione pecuniaria pari al doppio della sanzione originale (la multa raddoppia). L’ ingiunzione di pagamento deve essere notificata entro 150 giorni. Il soggetto avrà 30 giorni di tempo per pagare la multa o per  impugnare l’ingiunzione di pagamento dinnanzi al Giudice di Pace.

b) Ricorso accolto: il Prefetto emette un’ordinanza con la quale stabilisce l’archiviazione (annullamento) del verbale di contravvenzione, che estingue sia le sanzioni pecuniarie indicate sul verbale, sia le eventuali sanzioni accessorie (es. sequestro del veicolo e/o sospensione della validità della patente di guida).

c) Ricorso accolto per silenzio/assenso, che si verifica quando il Prefetto non risponde (entro 180 giorni o 210 giorni a seconda dei casi sotto esposti). Il codice della strada infatti prevede che il prefetto debba  esprimersi entro:

  • 180 giorni decorrenti dalla presentazione del ricorso, se consegnato all’ufficio o comando cui appartiene l’organo accertatore, o se inviato agli stessi con raccomandata con ricevuta di ritorno.
  • 210 giorni se il ricorso è consegnato direttamente al prefetto.

Decorsi tali termini senza, che sia stata adottata l’ordinanza del prefetto, il ricorso si intende accolto.

N.B. E’ bene sapere  che dal momento che il Prefetto si esprime con apposita ordinanza,  l’ ufficio ha a disposizione ulteriori 150 giorni per notificarvi  la stessa.

 

smile  È consigliabile fare il ricorso da proprietario e non il conducente

E’ sempre meglio fare il ricorso quale proprietario del mezzo, poiché successivamente si potrà dichiarare quale conducente chi si ritiene opportuno. Nel fare il ricorso quale conducente, si potrebbe verificare l’inammissibilità del ricorso, tuttavia è possibile che il proprietario possa dichiarare chi sia il conducente per ottenere una nuova notifica del verbale all’effettivo conducente che in nessun caso potrà  ritrattare chi fosse alla guida, dovendosi (qualora la sanzione lo preveda) sottoporsi alla decurtazione dei punti sulla patente.