La legge Salva Suicidi prevede l’esdebitamento totale! 

 Una luce alla fine del tunnel

per chi è sommerso dai debiti!

 

Uscire dall’indebitamento è possibile grazie alla legge Salva Suicidi, che permette di ridare speranza a chi credeva di avere perso tutto (compresa la speranza). La Dignità della famiglia prima di tutto.

E’ ormai da parecchio tempo che sentiamo parlare di questa meravigliosa Legge Salva Suicidi ma poi, nel concreto, nessuno di noi (o quasi) la conosce bene realmente, chi possa usufruirne e, soprattutto, quali benefici possa portare. A spiegarcelo ci ha pensato un Avvocato di prestigio,  legale esperto in materia, che ci ha guidato con grande professionalità e chiarezza (perché quando si parla di leggi è una dote fondamentale) nei meandri di questa legge, tanto nebulosa quanto utilissima.

ECCO LE MAGIE DELLA LEGGE!

 LA LEGGE CHE FA PAURA  AI BANCHIERI 


D) Chi può usufruire di questa legge?

R) Possono usufruirne tutti i cittadini italiani. Quindi sia i cittadini non muniti di partita iva (ovvero lavoratori dipendenti o padri/madri di famiglia) che i possessori di partita iva (quindi imprenditori o artigiani, ad esempio). L’unico vincolo è che la persona non appartenga a società fallibili.

D) Chi non può usufruirne?

R) Chi ha contratto debiti al gioco o chi ha condotto una vita non appropriata alle sue possibilità o molto semplicemente coloro che sono stati letteralmente travolti dalla crisi del sistema bancario Italiano.

D) Quali sono i vantaggi che si possono avere facendo ricorso a questa legge?

R) Si possono ottenere:

  • La possibilità di avere una riduzione della propria situazione debitoria. A questa procedura infatti si rivolgono soggetti che un tempo avevano le possibilità di pagare un finanziamento/mutuo, ma che ora, a causa della crisi e altre vicissitudini non dipendenti da loro, sono diventati incapaci di fare fronte a questi pagamenti.
  • La seconda via prevede la liquidazione del patrimonio. Infatti se il debitore ha dei beni immobili e non ha interesse a conservarli, può vendere i suoi averi mettendo i ricavi a favore dei creditori. Qui il vantaggio è di avere una riduzione del debito, che può arrivare anche a percentuali altissime del 70%.
  • La sospensione di tutte le procedure esecutive (pignoramenti o decreti ingiuntivi).

Chi accede a questa procedura, nel momento in cui omologa il piano, ottiene la cancellazione dalla crif.

D) Qual è l’iter che bisogna affrontare? E’ davvero così facile?

R) Da avvocato che accompagna il debitore, noi siamo molto veloci nel portare avanti l’istanza. Si parla di 72 ore per presentarla. Dopo di che ci sono dei tempi tecnici che sono dettati dai classici tempi del tribunale. C’è l’iscrizione al ruolo e viene nominato il gestore della crisi dal giudice, che detta le tempistiche (raccogliendo i documenti e facendo degli incontri ufficiali). Alla fine di tutto questo iter di archiviazione si procede alla fase di deposito del piano/accordo (nel primo caso questo deve essere omologato dal giudice del tribunale). Non è facile per nulla e richiede grande Esperienza , Umanità e prontezza da parte del legale che accompagna la famiglia dal giudice.

D) Cosa rende ‘speciale’ questa legge?

R) E’ molto importante sottolineare che deve essere il debitore a formulare la proposta al gestore per saldare i debiti. Il gestore ha solo il compito di valutare la fattibilità del piano e la veridicità dei piani dati dal debitore. Quindi se il debitore dice che ha 10 debiti e deve indicare i creditori, non può sbagliare di un centesimo. Tutto deve essere dimostrato.

D) Sembra che la richiesta di utilizzare questa legge venga respinta in molti casi. E’ così?

R) In primis bisogna dire che la legge presenta molte lacune e punti oscuri. Questo ha comportato un’applicazione della legge a seconda dei tribunali. Tutto è alla discrezionalità dei magistrati. Addirittura ci sono differenze anche per la cancelleria a cui presentare l’istanza. Quindi anche la procedura è variabile, e questa è una cosa gravissima, perché serve una omologazione. Se ci sono state istanze non accettate dipende anche da questo. E dal fatto che questa norma venga utilizzata da avvocati non esperti in materia. Evitare l’improvvisazione per non vedere sfumata l’ultima chanches della famiglia.

D) C’è davvero una via di fuga al sovraindebitamento?

R) Sì, è una possibilità concreta e reale per tutti. Uno strumento unico per risolvere questi problemi ormai all’ordine del giorno. Unico errore , a mio avviso , è rimanere inermi alle aggressioni dei creditori. La Legge esiste e tutela i deboli. Invito tutti ad utilizzarla cum grano salis però. Purtroppo molte Famiglie vengono rese edotte di quasta magnifica opportunità quando oramai hanno già perso la loro prima ed unica casa .

D) Cosa consiglierebbe di fare a chi in questo momento pensa di non avere più una via d’uscita per fuggire dai debiti, dalle banche e dalle paure che ogni giorno lo assalgono? Si può davvero salvare la prima casa?

R) Che c’è una speranza. Quando si lavora con questi clienti l’avvocato deve avere un approccio particolare, perché si hanno davanti persone che sono davvero sull’orlo del suicidio e che non credono più a nulla. La prima difficoltà infatti è far accettare al cliente il fatto che esista una possibilità. Io non devo dire ai miei clienti cosa non devo fare , io devo spiegare a loro come devono fare quello che serve ! Solo con concretezza si esce dal debito.

D) La scelta dell’avvocato fa la differenza?

R) E’ molto importante affidarsi a professionisti e non recarsi da millantatori che paventano onorari molto bassi. In questa particolare procedura l’avvocato giusto fa il 90% della causa. Perché la relazione di ciò che è accaduto al debitore la deve dare l’avvocato. Quindi uno deve arrivare davanti al gestore della crisi con un tramite credibile e che sa raccontare i fatti, portando alla luce la ‘meritevolezza’ del suo assistito ad utilizzare questa agevolazione.

Cosa dovete fare:

Assolutamente non agite da soli ma rivolgetevi  immediatamente  ad un legale esperto in materia. Suggeriamo di evitare il tradizionale studio legale tuttofare e tuttologo.  Qualora non riusciate a trovarlo oppure le parcelle del legale  fossero oltre la vostra disponibilità economica scrivete a:  help@avvocatoinfamiglia.com, interverremo in meno di 48 ore per aiutare la vostra Famiglia. Grazie all’accordo Etico Nazionale tutte le Famiglie possono accedere alla Legge 3/12 . Anche quelle deboli economicamente ed abbandonate dallo Stato.

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