PIGNORAMENTO IMPROVVISO
DEL CONTO CORRENTE
Pignoramento improvviso del conto corrente: come difendersi? Capire come funziona è utile per imparare come agire di conseguenza evitando di commettere ulteriori errori. Purtroppo le banche e gli istituti di credito ricevono l’avviso del pignoramento del conto corrente prima del correntista e questo semina scompiglio nella quotidianità.
Con questa procedura può capitare una situazione in cui stiamo pagando in un negozio o stiamo prelevando al bancomat e le carte che abbiamo non funzionano più improvvisamente. Questo accade perché quando il Giudice emette l’atto di pignoramento questo viene spedito in due copie: una al soggetto pignorato e l’altra al “terzo pignorato” (banca o posta che sia). Il problema è che sarà l’ufficiale giudiziario a decidere dove andare prima (se la consegna viene effettuata a mano). La legge non stabilisce una priorità temporale tra questi due soggetti. Addirittura ora, grazie al “regalo” del Governo Renzi, la società Agenzia delle Entrate e riscossioni non deve nemmeno passare da un Tribunale.
AVETE CAPITO? NESSUNA NOTIFICA … IMPROVVISAMENTE IL CONTO RISULTERÀ BLOCCATO.
ATTENZIONE: se l’atto di pignoramento arrivasse prima al debitore e questo prova comunque ad effettuare un prelievo o un pagamento sta COMMETTENDO UN REATO. Chiamate subito un legale prima di spostare il denaro.
Pignoramento improvviso del conto corrente: cosa succede
Nel momento in cui l’istituto di credito riceve l’atto di pignoramento ha immediato effetto. Questo atto contiene anche la data di udienza fissata dal Giudice che sancisce il passaggio delle somme pignorate dal debitore in favore del creditore. Presentatevi per capire se è tutto in regola e per far valere le vostre ragioni anche se francamente ci si doveva attivare prima.
Fare opposizione è un diritto del debitore.
Fate valere i vostri diritti di debitori!!
Se il conto corrente è vuoto, starà al creditore decidere entro 30 giorni se proseguire con il pignoramento.
Ci sono però anche delle belle notizie, se il conto corrente pignorato è quello dove accreditiamo lo stipendio o la pensione il pignoramento si estende solo sulla parte del deposito che eccede un determinato importo. Per l’assegno sociale, ad esempio, si deve moltiplicare per tre la misura (457,99 euro al mese moltiplicato per tre corrisponde a 1373,97 euro). Dunque verranno pignorate le eccedenze di quel 1.373,97 euro. Se l’importo è inferiore non avverrà alcun pignoramento.
Per le cifre accreditate dopo l’atto di pignoramento l’ammontare è un quinto.
Per quanto riguarda invece gli altri conti correnti (quelli che non vedono versati la pensione o lo stipendio) non ci sono limiti: possono pignorarlo in tutta la sua interezza o almeno fino a quando quel debito non sarà estinto.
I nostri consigli:
- Se temete di ricevere un’azione giudiziaria attivate immediatamente la carta IMPIGNORABILE anche alla ex-equitalia
- Se ricevete informazione che il conto è stato pignorato correte immediatamente da un legale perché molto è possibile ancora fare per uscire dal debito.
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Cosa si deve fare nel caso descritto?
Consigliamo anche di evitare il tradizionale studio legale “tuttofare”.
L’unico errore è non fare nulla.
Vincono sempre gli altri .
Le Famiglie sono forti, ancora più forti grazie alla Class Action.
Volete maggiori informazioni?
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Numero verde (09:00-12:00- 15:00-17:00) – 800 134 008
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