Ecco la grande novità della legge 3/12  

modificata nella nuova legge 155/2017 

La nuova legge di sovraindebitamento, trasfusa nella riforma della legge fallimentare, consente di cancellare i debiti senza pagare nulla ai creditori. Vediamo come fare.

Secondo un antico detto napoletano, chi non ha nulla dorme sereno  come il Papa e come il re.

La nuova legge numero 3 del 2012  ha aperto la strada alla possibilità di liberarsi dei debiti anche per il futuro pagandone solo una minima parte od addirittura nulla  anche senza il consenso dei creditori.

PERCHE’ FARLO? PERCHE’ AVRETE UN’EREDITA’ E DOVETE DIFENDERE I BENI DI FAMIGLIA 

NON RESTATE DEBITORI A VITA, USCTE DAL DEBITO.

(video interessante)

Basta, infatti, presentare un’istanza al giudice, con l’assistenza di un apposito professionista (cosiddetto «Organismo di composizione della crisi») per ottenere la cancellazione definitiva del sovraindebitamento. Una sorta di “saldo e stralcio” che può raggiungere addirittura uno sconto pari all’80% dell’esposizione debitoria, fino a ieri.

Oggi abbiamo una positiva novità: la normativa – che è stata trasfusa nella nuova legge fallimentare – consente ai privati di disfarsi dei debiti anche senza concedere una contropartita ai creditori. In altre parole, dal portafogli non uscirà un euro …purché però si dimostri che un euro, nel portafogli, non c’è affatto. In questo modo, neanche gli eredi dovranno più temere per le passività dei familiari e potranno serenamente accettare la successione. Se vuoi sapere come liberarsi dai debiti senza pagare i creditori non devi quindi legge un libro di fantascienza, ma la nuova legge sulla crisi e sull’insolvenza.

Nuova legge sul sovraindebitamento: come funziona

Da oggi in poi, quando parlerai di fallimento, dovrai usare termini completamente nuovi. Non esiste più la legge fallimentare ma il codice della crisi di impresa e dell’insolvenza . Non si parla più di fallimento ma di liquidazione giudiziale.

Come liberarsi dai debiti senza garanzie e contropartite ai creditori

La novità della riforma è l’estensione della procedura di esdebitazione anche nei confronti del debitore che non è in grado di offrire nulla ai creditori «alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura». Una sorta di liberatoria finale a zero incassi. Tale beneficio può essere sfruttato una sola volta nell’arco della propria vita.

nota: Se però nei successivi quattro anni «sopravvengano utilità rilevanti, che consentano il soddisfacimento dei creditori in misura non inferiore al dieci per cento» il debitore dovrà assolvere ai propri obblighi di pagamento.In questo modo si aggiunge al beneficio dell’esdebitazione, cioè della liberazione del debitore da tutti i debiti rimasti insoddisfatti nella procedura, l’ulteriore possibilità di liberarsi da tutti i debiti anche quando non vi si può far fronte neppure in parte. Insomma, detto senza peli sulla lingua, chi non può pagare nulla – e lo dimostra – ottiene la cancellazione totale dei debiti senza una contropartita.Ulteriore novità: la procedura di sovraindebitamento viene estesa non solo ai debiti privati ma anche a quelli dei soci illimitatamente responsabili per debiti estranei a quelli sociali. 

La riforma, infine, concede ai «membri di una stessa famiglia» la facoltà di presentare «un unico progetto di risoluzione della crisi da sovraindebitamento», e cioè di invocare l’applicazione di un’unica procedura. 

 

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