BANCA POCO ATTENTA: ORA DEVE RIMBORSARE
Banca non attiva il servizio Sms Alert, cliente rimborsato per il furto del bancomat
Un risparmiatore si accorge dopo due mesi del furto del bancomat e di 80 prelievi non autorizzati, per 10 mila euro. Per l’ABF la banca avrebbe dovuto attivare un servizio di allerta, come Sms Alert, anche se non richiesto dal cliente.
L’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) ha preso un’importante decisione in tema di responsabilità delle banche nei casi in cui non abbiano dotato i risparmiatori del servizio di allerta (sms alert o simili), che avvisano delle operazioni eseguite.
Tale decisione ha fatto seguito alla vicenda di un risparmiatore, che ha scoperto solo dopo due mesi il furto del bancomat e gli 80 prelievi non autorizzati per circa 10 mila euro. L’Abf ha, quindi, condannato la banca a rimborsare, anche se il servizio di allerta non era mai stato richiesto.
Sms Alert, il caso
E’ il caso capitato ad un anziano risparmiatore di Parma, poco avvezzo ad utilizzare il bancomat e titolare insieme alla moglie di un conto corrente presso un Istituto di credito. Il risparmiatore si era accorto solo dopo diverso tempo di non essere più in possesso della carta, abitualmente custodita all’interno del portafoglio. Informata immediatamente la propria filiale, aveva bloccato il bancomat e denunciato l’accaduto ai Carabinieri, precisando di non aver mai custodito il bancomat insieme al codice PIN.
Il consumatore aveva poi esaminato l’estratto conto del bancomat, scoprendo circa ottanta tra operazioni di pagamento e prelievi effettuati da ignoti in oltre due mesi. Tali operazioni avevano letteralmente prosciugato il conto del risparmiatore, procurandogli un ammanco di oltre diecimila euro.
Nonostante la denuncia, però, la banca si era rifiutata di riconoscere il rimborso, lamentando la mancata adesione al servizio “Sms Alert” e sostenendo che ripetuti prelievi non potevano che essere avvenuti a seguito dell’inserimento del PIN corretto.
A quel punto il consumatore si è rivolto all’associazione Consumatori e la banca ha dovuto cedere .
La decisione dell’ABF
L’ABF ha riconosciuto, dunque, il diritto del risparmiatore ad essere rimborsato, anche se non si era immediatamente accorto della perdita del bancomat e nonostante non avesse mai richiesto l’attivazione del servizio di “Sms Alert”.
Secondo l’ABF la banca avrebbe avuto l’obbligo di predisporre, a favore dell’utente, un servizio di avviso tempestivo riguardo alle operazioni compiute con il bancomat, fornendo al cliente un servizio di “Sms Alert” o una protezione assimilabile, da cui l’intermediario poteva ritenersi esonerato soltanto dimostrando l’esplicito rifiuto del cliente.
Pertanto l’Arbitro ha disposto, a favore del consumatore, il rimborso di tutte le operazioni non autorizzate.
«Si tratta di una decisione molto importante perché attribuisce all’Istituto di credito l’obbligo di proteggere il proprio cliente, fornendogli automaticamente un idoneo servizio di informazione che consenta di venire a conoscenza, senza ritardo, di ogni operazione compiuta attraverso il bancomat, anche qualora tale servizio di informazione non sia stato richiesto dallo stesso cliente in maniera esplicita”.
“L’Arbitro ha riconosciuto, infatti, come il comportamento del risparmiatore, che si accorge di non essere più in possesso del proprio strumento di pagamento a distanza di parecchio tempo dal furto o dallo smarrimento, non configuri una responsabilità a carico di quest’ultimo se l’Istituto di credito non ha adottato ogni strumento di avviso che, nel caso specifico, avrebbe potuto consentire al cliente il blocco della carta immediatamente dopo il primo prelievo non autorizzato e limitare, così, le ingenti perdite subite».
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