Ecco  come ottenere 500 euro con il bonus diabete 2020. Non tutti coloro che soffrono di questa patologia invalidante sanno di avere diritto ad una serie di agevolazioni. Persino i familiari del soggetto affetto da diabete possono inoltrare richiesta della Legge 104 e fruire di alcune agevolazioni.

NON RINUNCIATE AI VOSTRI DIRITTI

Nel caso in cui il parente diabetico necessiti di cure o visite specialistiche, i familiari che lo assistono hanno diritto a permessi retribuiti. Per almeno 3 giorni e talvolta fino a 2 ore a giorno hanno diritto ad assentarsi dal lavoro senza decurtazioni dallo stipendio. L’Inps provvede difatti a retribuire il congedo parentale per l’assistenza al paziente affetto da diabete.

Spesso si ignora l’esistenza di sussidi economici e agevolazioni che potrebbero offrire sollievo a chi soffre di malattie invalidanti. In un precedente articolo abbiamo spiegato come ottenere 280 euro al mese con il bonus asma 2020. 

 

Procedura di richiesta dei 500 euro con il bonus diabete 2020

Per ottenere il bonus diabete è necessario che il medico curante certifichi  lo stato patologico del suo assistito. Pertanto occorre recarsi dal medico che provvederà a inviare per via telematica all’Ente previdenziale la documentazione medica. Il paziente riceverà dal proprio medico il numero di protocollo del certificato medico che dovrà poi indicare nella richiesta dell’indennità mensile. Un’apposita Commissione medica Usl accerterà la presenza della patologia e assegnerà la percentuale di invalidità da riconoscere al richiedente.

L’importo del bonus diabete 2020 è pari a 517,84 euro che l’Inps eroga per la durata di 12 mesi. L’assegno che il paziente percepisce con cadenza mensile non è soggetto ad Irpef . Può inoltrare la richiesta del bonus il paziente che soffre di diabete mellito di tipo 1 o 2 con complicanze moderate. Ma anche chi è affetto da acromegalia, sindrome di cushing e insufficienza corticosurrenale. In base alla percentuale di invalidità che la Commissione medica assegna l’assistito avrà diritto ai permessi della Legge 104/92, esenzioni e agevolazioni varie. Il diabete rientra tra le malattie riconosciute ai fini dell’invalidità

Ma non solo: chi soffre di glicemia alta deve fare i conti con una patologia spesso invalidante, che lo porta a sostenere tutta una serie di spese e fare una serie di rinunce che pesano anche dal punto di vista economico e lavorativo. Chi soffre di diabete ha dunque diritto all’assegno di invalidità e indennità di accompagnamento: la percentuale di invalidità può variare in base alla gravità del diabete e alla conseguente riduzione della capacità lavorativa. Per questa ragione per tutto il 2019/20 è stato in vigore il Bonus diabete pari a 517.84 euro per 12 mesi e che spetta indipendentemente dal reddito personale, coniugale o familiare, oltre che essere esente da Irpef, quindi non è né tassata né va dichiarata nella denuncia dei redditi.

Ma come capire se si ha diritto a bonus diabete e in che misura?

Per capirlo, bisogna innanzitutto consultare la tabella di invalidità relativa al diabete. L’assegno si ottiene quando la percentuale di invalidità è uguale o superiore al 74% e la riduzione della capacità lavorativa viene minimizzata a meno di un terzo, ossia il 67%. Quando il livello di invalidità è estremamente elevato si può avere diritto alla pensione anticipata, ma solo se si ha un’età pari a 55 anni e 7 mesi per le donne e 60 anni e 7 mesi per gli uomini. Inoltre la soglia minima contributiva deve essere pari a 20 anni di contributi e l’invalidità deve essere almeno dell’80%. Esistono inoltre delle agevolazioni fiscali per diabetici: i pazienti possono infatti ottenere una detrazione fiscale del 19% sulle spese di acquisto e di adattamento di un’auto. Inoltre i diabetici considerati disabili con un elevato livello di invalidità hanno diritto a agevolazioni fiscali anche per l’acquisto di strumenti tecnologici quali pc, tv via satellite o accesso alla banda larga. Per richiedere il riconoscimento di invalidità per il diabete occorre in primis recarsi dal proprio medico al fine di ottenere un certificato che accerti la patologia in questione, che deve essere inviato telematicamente all’Inps entro 90 giorni. In seguito, sempre per via telematica, si invia la richiesta di invalidità all’istituto di previdenza, allegando nuovamente il certificato assieme ad altri documenti, se necessario. Al termine di questo iter l’Inps valuterà lo stato del paziente tramite una visita condotta da un’apposita Commissione medica che valuterà se accogliere o meno la vostra domanda: sarà dunque buona norma mostrare tutta la documentazione relativa alla patologia diabetica. Al termine della valutazione, l’Inps invierà una certificazione che attesti la percentuale di invalidità da loro ufficialmente certificata. Tale certificazione può essere contestata, attraverso un ricorso, entro sei mesi dalla notifica.

Bonus diabete 2020: i passaggi per fare domanda

Occorre inoltrare domanda di invalidità e legge 104. Il diabete è una patologia invalidante e fa parte delle patologie dell’apparato endocrino, che comportano una maggiore riduzione della capacità lavorativa, nello specifico:
diabete mellito con complicanze moderate: invalidità dal 61 al 90%;
diabete mellito con complicanze moderate: invalidità dal 91 al 100%;
acromegalia con complicanze: invalidità dal 21 al 100%;
sindrome di cushing con complicanze: invalidità dal 21 al 100%;
insufficienza corticosurrenale con plurimi ricoveri per crisi surrenaliche recidivanti: invalidità al 100%.

Per poter fruire delle varie agevolazioni: assegno di invalidità, pensione di invalidità, permessi legge 104 art. 3 comma 3, permessi per cure, agevolazioni fiscali disabili (esenzione bollo auto, acquisto auto con iva agevolata al 4% e detrazione Irpef del 19%, ecc.), deve avere una percentuale invalidante certificata. Quindi, il primo passo da fare come vi abbiamo già accennato è rivolgersi dal medico curante e far redigere il certificato da inoltrare all’Inps telematicamente. Il medico rilascerà il numero di protocollo dell’invio che si dovrà allegare alla domanda di invalidità entro 90 giorni dall’invio del certificato. Si può presentare domanda di invalidità all’Inps tramite patronato, tramite contact center al numero 803164, oppure direttamente sul portale dell’Inps con le credenziali dispositive. Dopo avere inoltrato la domanda l’Inps convocherà la persona a visita dinanzi alla Commissione medica, che dovrà valutare lo stato patologico. Bisogna presentare alla visita, documentazione medica aggiornata, attestante il suo stato patologico. La documentazione deve essere aggiornata per ogni patologia di cui la persona soffre. Solo dopo aver ricevuto una percentuale invalidante, si potrà verificare a cosa ha diritto. Se non si ritiene valido il giudizio finale della Commissione medica, ci si può opporre entro 180 giorni dal ricevimento del verbale.

 

Le Famiglie sono forti, ancora più forti grazie alla Class Action.


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