CONDIVIDETE IN RETE QUESTO MESSAGGIO  PIENO DI PASSIONE

ED AMORE PER GLI IMPRENDITORI ITALIANI

 

 

 

L’Italia è vittima di un virus e questo lo sappiamo tutti. Quotidianamente i TG ci spiegano le varie e francamente talvolta variopinte teorie. Tra tanta confusione una certezza davanti agli occhi di tutti.

I COMMERCIANTI- GLI IMPRENDITORI- LE PARTITE IVA

STANNO PER MORIRE

Mentre la politica tutta parla e legifera ( francamente a tutela sempre di banche/case farmaceutiche/multinazionali) i piccoli stanno collassando sommersi dai debiti.  Vogliamo condividere questa ” lettera pervenutaci da un Italiano vero”.Possiamo solo condividere che chi la ha scritta firmandola svolge un’attività fiscale da oltre 40 anni. Ha vissuto la ripresa e adesso soffre ad assistere alla morte del ceto medio, la morte di tutte le partite iva che garantivano tanti posti di lavoro. Non dimenticatelo mai .

PRIMA DI PARLARE MALE DEI  TITOLARI DI PARTITA IVA

RICORDATEVI QUANTI POSTI DI LAVORO ASSICURANO !

 

Lettera giunta in redazione firmata

Spettabile Associazione,

con la sofferenza nel cuore sto chiudendo l’ennesimo bilancio con debiti di partite iva che non vogliono più andare avanti.
Non hanno soldi nemmeno più i soldi per il notaio ma  vogliono liberarsi di quello che per loro è diventato un fardello insostenibile: Debiti vecchi e debiti nuovi che non potranno mai essere onorati. Ho visto nascere molte di queste aziende e per decine di anni hanno assicurato lavoro ai loro dipendenti e pagato le tasse. Oggi io voglio aiutarle ad usare la legge per liberarsi del peso di uno Stato che si è scordato di fare lo Stato.

Articolo 1 della Costituzione: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Oggi devo usare tutta la mia esperienza per salvarli e farli uscire dal debito in cui lo Stato li sta portando . Un debito che li porterà a perdere tutto quello che loro ed i loro genitori hanno costruito. Tutto andrà in mano alle banche ! Sempre loro.

Si può fare perché la legge lo permette ed io lo faccio.
Ma mi rode il fegato vedere tanta tristezza nei loro volti

Nel mio piccolo, vedo che 3 aziende su 10 spariranno dal mercato con i relativi dipendenti in strada. Famiglie in strada.
Già Roma è attraversata ogni giorno da una manifestazione di protesta, a volte anche due; figuriamoci che succederà in autunno, quando faremo, come paese, bancarotta. Perchè è questo che accadrà ad Ottobre.
Eppure, il potere politico tace, e se non tace promette, giura, somma e sottrae, moltiplica e divide in una giostra interminabile a saldo zero. Una manfrina insostenibile per chi è con l’acqua alla gola.Eppure nessuno fa niente a cominciare dal sottoscritto: ognuno aspetta che sia l’altro a fare il primo passo con l’unico risultato possibile: l’immobilismo.

Cosi come nel calcio in cui siamo ben 60 milioni di Commissari tecnici  così siamo 60 milioni di Generali e qualche manipolo di soldati.Facciamola semplice: arruoliamo mercenari, lanzicchenecchi, persino la legione straniera, chiunque sia in grado di guidare il popolo a Roma dove mi pare ci sia più di una piazza arrabbiata. Mio Padre ha dato la vita per garantirmi la mia Libertà. Ed io cosa lascerò ai miei nipoti? In attesa che le piazze si riempiano di ” nuovi Partigiani ” e non di ” Nuovi disperati poveri ” io agisco.

Lettera firmata 

ECCO COME DARE DIGNITA’ AD OGNI TITOLARE DI PARTITA IVA E

A OGNI LAVORATORE DIPENDENTE A RISCHIO PIGNORAMENTO

AVETE UNA PARTITA IVA /SOCIETA?: Non credete a chi vi vuole far spendere denaro dal Notaio.

Un Professionista Etico e sociale vi aiuterà a chiudere senza spese notarili la vostra società , sia essa una S.R.L. o altra forma societaria.  Chiudere ed esdebitarsi per una nuova ripartenza senza debiti.  Non aspettate oltre.

SIETE DIPENDENTI/PENSIONATI  E TEMETE PIGNORAMENTI ?

 Vi salviamo la Busta paga grazie alla legge speciale.

La legge speciale 180/1950 recita, all’articolo 68, che qualora i sequestri o i pignoramenti abbiano luogo dopo una cessione perfezionata e debitamente notificata, non si può sequestrare o pignorare se non la differenza fra la metà dello stipendio (o della pensione) valutato al netto delle ritenute per oneri fiscali, e la quota ceduta. E l’articolo 69 della legge 180/1950 dispone che quando preesista, delegazione di pagamento, i pignoramenti non possono colpire se non l’eventuale differenza fra la metà dello stipendio valutato al netto della delegazione e l’importo della delegazione. Tuttavia, la stessa legge, all’articolo 58 chiarisce cosa si intenda per delegazione di pagamento: ovvero la facoltà di rilasciare delega per il pagamento della pigione o della rata di mutuo afferenti ad alloggi di edilizia economica e popolare. Pertanto la legge non si occupa della limitazione del pignoramento per lo stipendio già gravato da delega di pagamento riconducibile ad un prestito.Se ne conclude che il creditore potrà pignorare un importo massimo capiente nella differenza fra la metà dello stipendio valutato al netto della quota ceduta, e la quota ceduta.

L’UNICO ERRORE E’ ATTENDERE

CHE SIATE DIVORATI DAI DEBITI.


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