I dottori della peste sembravano dei grandi uccelli inquietanti
e facevano proprio paura. Ma perché si vestivano così?
La pandemia da peste nera si diffuse in Asia, Medio Oriente ed Europa dal 1346 al 1353. In Europa causò la morte dal 30 al 60% della Popolazione europea. Ci furono diverse ricadute, fino al 1879.
Per evitare di ammalarsi di peste a loro volta, i medici che andavano a visitare i malati, indossavano una veste di protezione che assomigliava proprio a un uccello inquietante.
Ma perché?
Il costume da medico della peste fù ideato ed attribuito al medico francese Charles de l’Orme (1584-1678), a sua tutela visto che la sua clientela era composta da aristocratici e nobili a cui risultava impossibile rifiutarne l’assistenza. Così il medico francese pensò di realizzare un’uniforme che lo proteggesse dagli infetti.De facto doveva mantenere le distanze.
Come era fatto il costume del medico della peste
Il cappotto esterno era in tela ricoperta di cera profumata. Sotto, i medici indossavano una camicia ben infilata dentro un paio di pantaloni, in pelle. Questi erano ben attaccati a stivali di pelle. Indossavano anche guanti e un cappello.
La maschera
Sopra la testa, indossavano una maschera e un cappuccio di pelle fissati al collo con fasce di cuoio per tenere fuori l’aria “cattiva”. I fori per gli occhi erano coperti da lenti di vetro. Il becco ricurvo a forma di uccello sporgeva dal cappuccio e doveva essere lungo almeno 20 cm. Portavano anche dei bastoni di legno, con cui visitavano i pazienti infetti, evitando la vicinanza e il contatto. Li usavano anche per difendersi dai disperati che tentavano di avvicinarsi a loro lungo la strada.
Perché il naso della maschera assomigliava al becco di un uccello?
I medici dell’epoca credevano che la maggior responsabile dell’infezione fosse l’aria cattiva (miasma) che erano costretti a respirare vicino ai malati. Per proteggersi, riempivano i becchi di teriaca, una miscela di 55 erbe, tra cui cannella, mirra, polvere di carne di vipera e miele.
Da Enciclopedia delle malattie infettive: Metodologie moderne:
Il naso [è] lungo mezzo metro, a forma di becco, pieno di profumo con solo due fori, uno su ciascun lato vicino alle narici, ma che può bastare per respirare e portare con sé l’aria che si respira dalle[ erbe] racchiuse più avanti nel becco.
A breve spiegheremo perchè si dice …. ” essere al verde “
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