Indennizzo in caso di perdita del numero di telefono

Ecco come ottenerlo senza fare causa 

 

Ecco cosa potete fare per chiedere un indennizzo a seguito della perdita del numero di telefono

da parte di una compagnia telefonica.

Rubrica IO URLO IL VOSTRO SILENZIO 

Spesso ci chiamano in associazione utenti che lamentano disservizi telefonici. Oggi parliamo di un cattivo servizio che genera un indennizzo importante.

Nel cambio di gestore telefonico potrebbero farvi ‘perdere’ il numero di telefono e, in questo caso, potreste avere diritto ad un indennizzo fino a mille euro. 

Ma attenzione: l’indennizzo è quadruplicato se l’utenza è commerciale.

 

Indennizzo per privati e attività commerciali

Spesso cambiare il gestore telefonico è facile, ma molto più difficile è cambiare il numero di telefono. C’è chi ha lo stesso numero di telefono da anni. Per non parlare poi delle utenze commerciali. In questi casi il numero di telefono è quasi parte dell’identità dell’azienda, essendo indispensabile per essere contattati dai clienti.

Nel caso in cui l’utente privato perda la titolarità del numero telefonico assegnato a causa dell’operatore, avrà diritto a un indennizzo automatico. Questo sarà da un minimo di 100 euro per ogni anno di precedente utilizzo, fino ad un massimo di 1.000 euro.

 

Avete diritto ad un indennizzo in caso di perdita del numero di telefono

In caso di perdita del numero di telefono sia fisso che mobile (per cambio operatore o per guasto sulla linea), al cliente va riconosciuto in automatico un indennizzo. L’indennizzo serve a fronteggiare tutti i disagi subiti dall’utente costretto a cambiare numero di telefono.  Accedi ai vari risarcimenti già ottenuti .

 

Come si può ottenere l’indennizzo per la perdita del proprio numero telefonico

L’utente ha diritto a mantenere il proprio numero di telefono, in caso di migrazione da un operatore telefonico ad un altro. Qualora ciò non avvenga, ha diritto ad un indennizzo. Il regolamento in materia di indennizzi definisce e si rifà, come misura di calcolo dell’indennizzo per perdita della numerazione, alla quantità di anni di possesso del numero.

L’utente deve tentare e proporre in prima istanza il tentativo di conciliazione davanti al Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni) della propria Regione. L’utente dovrà, a tal proposito, inoltrare richiesta di un incontro conciliativo (al quale parteciperanno le parti e il conciliatore), dettagliandone le ragioni.

Tale conciliazione è obbligatoria per procedere con un’azione giudiziaria nei confronti dell’operatore telefonico. In mancanza di ciò, l’eventuale causa dinanzi al giudice è improcedibile

Siete Nostri associati ? Facciamo tutto noi. 

 

Co.re.com e Agicom la pensano come Noi. 

NON FATELA PASSARE LISCIA ALLE MULTINAZIONALI . 

RECLAMATE SEMPRE E NON TOLLERATE L’ARROGANZA DEI CALL-TELEFONICI 

Co.re.com Toscana afferma quanto segue: «Nella determinazione della misura dell’indennizzo per perdita definitiva della numerazione per responsabilità dell’operatore, non si può prescindere dalle ripercussioni che possono derivare dalla mancata utilizzazione della numerazione in uso all’utente. Se tale fattispecie non sia contemplata nella carta dei servizi e/o condizioni generali di contratto dell’operatore, si deve procedere in via equitativa. Questo tenendo conto del numero di anni di precedente utilizzo del numero stesso e della sua tipologia (business). Determinando così un indennizzo di euro 200,00 annui». 

Co.re.com Umbria afferma quanto sotto riportato: «La perdita della numerazione, per responsabilità dell’operatore, comporta un forte disagio per l’utente che deve essere indennizzato. In via equitativa può essere riconosciuto perciò un indennizzo quantificabile, di euro 100,00 annui. Da moltiplicarsi per i tre anni in cui l’utente è stato intestatario della numerazione in questione».

Secondo una delibera Agcom: «Considerato che la numerazione è andata persa per responsabilità imputabile all’operatore, può trovare accoglimento la relativa richiesta di indennizzo. L’operatore non ha dimostrato di essersi adoperato per la riassegnazione dell’utenza e non ha dichiarato di essere nelle condizioni tecniche di farlo. Di contro, l’utente ha documentato di essere titolare della numerazione da almeno undici anni. Pertanto può trovare accoglimento la richiesta di corresponsione di un indennizzo, computato nella misura massima di euro 4.000,00».

 

Imparate ad agire e non restate a guardare.

Fate valere i diritti che vi spettano!

Se non sapete come fare, vi aiutiamo noi. Per ricevere maggiori informazioni, scriveteci a:

IOAGISCO@AVVOCATOINFAMIGLIA.COM

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