È polemica sulla norma della Legge di bilancio per il 2019 che permette ai professionisti di versare i contributi previdenziali iscritti a ruolo in misura ridotta se versano in condizioni di difficoltà economica (pagando dal 16% al 35% delle somme dovute se hanno un Isee inferiore ai 20.000 euro). Le Casse previdenziali sono scese sul piede di guerra minacciando ricorsi.

Pensioni ridotte

«Stiamo analizzando gli effetti della norma “saldo e stralcio” sugli equilibri delle nostre Casse, per capire come posizionarci – ha spiegato Alberto Oliveti, presidente dell’Adepp (Associazione degli enti previdenziali privati dei professionisti) -. Tra i presidenti degli enti sta passando il concetto che, naturalmente, a fronte di una minor contribuzione, si erogheranno prestazioni minori. Pur tenendo conto che si tratta di una iniziativa per una platea in situazioni di disagio economico, continuo a chiedermi che cosa possono pensarne gli iscritti alle Casse che continuano a versare regolarmente i contributi». 

Ricorso legale

Molto dura la posizione della Cassa forense (l’ente previdenziale degli avvocati). I responsabili si dicono pronti alle vie legali contro il «saldo e stralcio». Il comitato dei delegati dell’ente ha approvato all’unanimità «una mozione che evidenzia i numerosi profili di illegittimità costituzionale della norma e i suoi effetti negativi sulla sostenibilità finanziaria della Cassa». Adesso, «si auspica un riesame del provvedimento da parte del Governo e del Parlamento. In caso contrario, la Cassa si riserva di tutelare i suoi interessi nelle sedi giudiziarie competenti, anche di concerto» con altri enti pensionistici dei professionisti.

Critici anche i responsabili della Cassa di previdenza dei dottori commercialisti. «Difficile è definire l’impatto della norma “saldo e stralcio” dei contributi previdenziali con una cifra precisa, tuttavia, solamente nel nostro caso, potrebbe valere diverse decine di milioni di euro – spiega Walter Anedda -. Qualcuno, forse, dovrebbe rivedere quanto indicato nella Relazione tecnica di accompagnamento alla norma che parlava di un impatto di circa otto milioni di euro. «Un impatto assolutamente ridicolo – conclude – rispetto a quello che, in realtà, potrebbe configurarsi per le diverse Casse e le varie categorie professionali di loro associati».

 

LA FORZA ASSOCIATIVA DIFENDE ANCHE I PROFESSIONISTI CHE NON SONO RIUSCITI A PAGARE I CONTRIBUTI PERCHE’ L’ATTUALE SISTEMA DI TASSAZIONE AGGREDISCE ANCHE CATEGORIE UNA VOLTA ESENTI DA QUESTI PROBLEMI ECONOMICI. LE LOBBY DEL POTERE NON CI STANNO ? 

 

NOI AIUTIAMO I PROFESSIONISTI AD ADERIRE AL SALDO E STRALCIO PERCHE’ LA LEGGE LO CONSENTE 

 


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