DEBITI VECCHI E PRESCRITTI:

SOLITE AGGRESSIONI INGIUSTIFICATE 

Creditori in malafede ? MA  cosa vogliono da noi? Capita spesso che alcuni creditori vantino dei debiti illegittimi, talvolta debiti vecchi e prescritti. Questi possono anche avviare dei pignoramenti che sono davvero privi di fondamento, ricorrendo alle odiose società di recupero del credito che non fanno altro che aggredire e stalkerare il presunto debitore. Il caso può essere quello in cui ci siamo dimenticati di pagare una fattura e dopo anni, ovvero a prescrizione avvenuta, il creditore torni a rivendicare il proprio credito verso di noi.  

 

Cosa dobbiamo fare ? Possiamo denunciarli?

Per la legge italiana il termine “malafede” è collegato strettamente alla definizione di “dolo”, cioè quel danno che si arreca ad un altro con la consapevolezza di essere nel torto. Se il creditore pensa dunque di avere diritto a ricevere quel danaro di cui si era dimenticato non gli si può contestare di essere in malafede. E non si può parlare nemmeno di frode visto che non c’è una manipolazione dei fatti. La prima cosa che possiamo fare per farli smettere e per fargli capire che non hanno più diritto a quei soldi è di notificarlo in forma scritta . Tale azione costa tempo e pochi ergo. Se non agite per tempo bisogna rivolgersi a un Giudice e chiedergli di emettere un’azione di accertamento negativo del credito che attesti che il credito, in realtà, non esista. La contestazione si può fare anche successivamente, quando il creditore decide di mandarci un decreto ingiuntivo o una citazione in tribunale (ma non era meglio evitare di  pagare le spese processuali ?). 

Le aggressioni del recupero crediti

Il creditore spesso si affida alle società di recupero crediti. Beh, state tranquilli, non preoccupatevi. Queste società agiscono in via stragiudiziale, con telefonate e diffide. Non possono dunque pignorare dei beni o intraprendere azioni giudiziarie.

 Sapendo che la legge  permette a chiunque abbia prova scritta di poter inviare un decreto ingiuntivo senza la necessità della citazione in giudizio. Ricordatevi di fare opposizione entro 40 giorni: si andrà in causa ma le spese processuali non le pagherete voi, quando vincerete potrete addebitarle al creditore. Infine, c’è da dire che se il giudice attesta che il creditore abbia agito in malafede (fattura senza contratto, ad esempio), potrete chiedere un risarcimento del danno per lite temeraria (richiedetela prima che il giudice emetta la sentenza).

 

LA MIGLIORE STRATEGIA ?  

Quella che evita la causa.

e dopo tanti anni di aiuto e sostegno alle Famiglie ci siamo accorti che serve un avvocato Etico per evitarla.Duro da ammettere ma anche nel mondo dorato dei legali qualcosa non funziona.

 

RECUPERO CREDITI AGGRESSIVO?

Lo stalking è reato, che se lo mettano bene in testa!!!

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