Fermo amministrativo?

ecco cosa dovete sapere assolutamente

Il fermo amministrativo del mezzo è un  metodo infame utilizzato dall’agente per la riscossione. Prevede che il vostro mezzo di trasporto rimanga materialmente disponibile per voi ma che non lo possiate utilizzare fino a che non saldiate il debito. Sappiamo tutti, però, quanto tempo ci voglia per saldare un debito. E magari quell’automobile vi serve per andare al lavoro.

Metodi per evitarlo

Innanzitutto il fermo amministrativo di un mezzo non può essere effettuato se riuscite a dimostrare che quel mezzo sia strumentale al vostro lavoro. Bisogna dunque iscriverlo al registro beni ammortizzabili e deve essere strettamente necessario allo svolgimento della vostra attività lavorativa. In ogni caso prima del fermo amministrativo dovrebbe arrivarvi un preavviso di almeno 30 giorni, in questo periodo potete pagare il vostro debito o chiedere una rateizzazione. Questa potete chiederla anche dopo il fermo, l’auto diventerà disponibile al pagamento della prima rata. Una volta passati i 30 giorni non ci saranno più avvisi e il vostro mezzo di trasporto sarà iscritto direttamente dall’esattore e bloccato. Se non avete mai ricevuto la cartella del fermo potete contestarlo, sarà compito dell’agente della riscossione portare gli originali a testimoniare se questo fatto sia vero oppure no.

E se lo utilizzo lo stesso?

Se decidete di circolare comunque con quel mezzo e la polizia vi ferma saranno guai. Il mezzo verrà confiscato e diventerà proprietà dello Stato. La vendita è permessa ma quel mezzo sarà comunque bloccato, bisogna dunque informare l’acquirente prima che avvenga la vendita.

Il fermo amministrativo va in prescrizione?

No, il fermo amministrativo di un mezzo non va mai in prescrizione. Verrà cancellato solo se il debito viene pagato nella sua interezza.

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