Conto cointestato: Chi paga i debiti del defunto

(Equitalia compresa)?

 

Quando una persona decede a chi passano i debiti del defunto (compresi quelli contratti con Equitalia)?

Facciamo un po’ di chiarezza…

 

Dietro il silenzio dei direttori delle banche si nascondono errori clamorosi.

Non fidatevi dei direttori della banca. Sono vostri amici solo quando investite in azioni “truffa”, per poi abbandonarvi nel momento del bisogno.Perchè quando serve a Voi improvvisamente l’amico non può mai aiutarvi. 

Ecco cosa dovete assolutamente sapere.

Nel caso in cui il conto corrente cointestato presenti delle passività per operazioni compiute da uno solo dei contitolari, chi paga i debiti al momento del suo decesso? Attenzione, un solo errore e la vostra vita potrebbe distruggersi per pochi euro depositati sul conto corrente (o per la furbata del direttore di banca, che vi invita a coprire il debito).

Purtroppo, come spesso si apprende dalla realtà, il momento maggiormente critico della cointestazione di un conto corrente è senza dubbio rappresentato dalla morte di uno dei cointestatari. Non è raro, infatti, nella realtà che due o più persone decidano di cointestarsi un conto. Il conto corrente cointestato è uno strumento comodo soprattutto per le famiglie (si pensi alle spese che moglie e marito affrontano a favore del nucleo familiare) e le esigenze di lavoro (si pensi a due o più soci che si dividono i proventi del loro lavoro).

 

Le regole generali del conto cointestato

In un  conto corrente cointestato, si presume che la metà appartenga al de cuius (cioè al defunto) e la restante metà al cointestatario superstite. Ma se uno dei cointestatari muore, il suo posto nel rapporto bancario viene preso dagli eredi (a meno che essi non lo rifiutino) .

Ecco il punto dove serve CONOSCENZA e non FIDUCIA nel direttore della banca .

Pertanto ne consegue che le somme depositate sul conto cadranno in successione (solo) relativamente alla quota di denaro appartenente al cointestatario defunto. Una volta accettata l’eredità, gli eredi del contitolare defunto acquisteranno pro quota la titolarità della predetta quota. Subentrando nell’originario rapporto bancario del correntista defunto. Ma attenzione, spesso il direttore vuole risolvere rapidamente tale fatto, costringendovi poi, per legge, a prendervi tutta l’eredità.

 

Conto in attivo e conto in rosso

Nel conto in attivo, la quota che cade in successione è pari alla metà del saldo al momento della morte. Diverso è il caso in cui il conto sia “in rosso”: infatti il debito nei confronti della banca costituisce una passività. Quando il direttore vi invita a coprire tale debito, vi sta di fatto rovinando (se non usate altre azioni). La legge non ammette ignoranza.

Infatti, per legge in caso di conto cointestato, è assai frequente nella pratica che alla morte di un cointestatario, il contitolare superstite sia allo stesso tempo suo erede.  Per quest’ultimo, dunque, la fonte dell’obbligazione di pagamento in tale ipotesi è duplice. Da un lato la qualità di cointestatario e dall’altra quella di erede.

Tuttavia, se la seconda fonte di obbligazione può essere superata mediante la rinuncia all’eredità, la prima non può essere eliminata. Infatti, l’art. 1854 c.c. stabilisce che nel caso in cui il conto corrente «sia intestato a più persone, i cointestatari sono considerati creditori o debitori in solido del saldo del conto».

 

Le clausole segrete

In pratica  la cointestazione del conto ha l’effetto di porre ciascun intestatario, nei confronti della banca, nella posizione di creditore o debitore del saldo del conto corrente. In caso di conto corrente cointestato, dunque, opera il regime della solidarietà, sia passiva che attiva. Ciò vuol dire che l’operazione posta in essere da uno solo degli intestatari vincola anche gli altri. Tale principio è anche confermato dalla Cassazione.

Così come il contitolare ha diritto di chiedere, anche dopo la morte dell’altro, l’adempimento dell’intero saldo del conto. Allo stesso modo la banca può chiedere per intero il pagamento delle passività. Ne deriva che ogni contitolare è solidalmente responsabile nei confronti della banca per il saldo passivo del conto corrente.

 

Volete capire bene ciò che ci succede alla morte di un vostro congiunto?

Potete astenervi dal pagare i debiti e talvolta è solo saggia strategia.

successioni@avvocatoinfamiglia.com

Numero verde (orario 9:00-12:00- 15:00-17:00) 

WhatsApp orario continuato 24/24 


Seguiteci anche su Facebook

ISCRIVETEVI ALLA NEWSLETTER

Confermo di aver letto l'informativa privacy e di autorizzare il trattamento dei dati personali nel rispetto della legge di cui al GDPR 2018, R.E. 679/2016.