Ticket parcheggio scaduto? Multa?

ECCO COME CONTESTARLA !

Hai parcheggiato in centro, a differenza di molti hai pagato regolarmente con il gratta e sosta ma tra un impegno e un altro sei arrivato tempo dopo l’orario previsto. Sotto al tergicristalli una bella sorpresa: una multa…e pure salata! Ma perchè dovresti pagare per un semplice ritardo, esattamente come coloro che il ticket non lo hanno proprio pagato?

Cosa dice il Codice della Strada?

Ticket parcheggio scaduto? Multa? Cosa dice il Codice della Strada? La regolamentazione dei parcheggi è competenza del comune. Secondo una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (nota n. 53284 del 12 maggio del 2015) la sosta prolungata oltre l’orario del ticket non è una violazione del Codice della Strada ma un’inadempienza contrattuale che comporta solamente l’importo della tariffa non riscossa.

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L’eco di Bergamo dichiara:

“Se l’automobilista sosta per un tempo superiore rispetto a quello per cui ha pagato – spiega l’avvocato Luigi Miglio alla Nazione – il Comune potrà chiedergli solo la differenza ma certamente non può oggi punirlo con pesanti contravvenzioni come è avvenuto per decenni. Le sanzioni amministrative devono essere comminate solo se c’è la violazione di una disposizione e non possono essere uno strumento utilizzato impropriamente dai Comuni per imporre ulteriori tasse ai cittadini e fare così causa sulle spalle degli automobilisti. È sufficiente pagare il ticket, tra l’altro sempre più caro”.

Ovviamente c’è un tempo di tolleranza tra la scadenza del ticket e il recupero della vettura:

  • Il costo verrà calcolato dall’orario in cui scade il ticket fino al momento in cui si regolarizza nuovamente la propria posizione.
  • Entro le ore 12 del giorno successivo verrà applicato il costo come se la sosta fosse prorogata entro tale termine.
  • Dopo le ore 12 del giorno successivo non sarà più possibile pagare semplicemente la differenza del costo della sosta e sarà applicata la sanzione prevista dal Codice della Strada.

Come fare ricorso?

Bisogna rivolgersi al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica, oppure entro 60 giorni rivolgendosi al prefetto.

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