La cartella esattoriale è sbagliata? È così nel 72% dei casi!

Ecco come capirlo prima di pagare.

 

 

Ricevere una cartella esattoriale non è mai un’esperienza piacevole ma pagare senza nemmeno controllare se davvero siamo debitori è certamente una reazione errata. 

Equitalia non esiste più ma questo non vuol dire che le cose siano migliorate . Secondo le stime Nazionali sono circa 22 i milioni di persone in Italia che si trovano a dover difendersi dalla ex-equitalia. 

Un dato di cui forse non tutti sono a conoscenza è che oltre l ‘ 72 % % delle cartelle emesse presentano degli errori e possono essere quindi annullate.

Ci sono stati molti casi eclatanti di cartelle emesse con cifre esorbitanti ridotte poi drasticamente a seguito del ricorso del diretto interessato. L’ultimo salito alla ribalta è quello di un piccolo commerciante  romano che si è visto arrivare una cartella esattoriale della bellezza di 300mila Euro.

Il problema era evidente . Questa cifra era totalmente sproporzionata rispetto a quella veramente dovuta. Consapevole di questo ha deciso di non darsi per vinto e di ricorrere ad ogni misura possibile per riprendersi la serenità  e la sua vita. Letteralmente rubata dalla agenzia delle entrate e riscossioni. 

Cosa consigliamo a tutti? Di controllare se i vostri diritti sono stati rispettati.
Ma come fate a capire se la cartella che vi è arrivata è sbagliata? E quali sono gli errori che possono portare all’annullamento?

Cos’è una cartella esattoriale?

“La cartella esattoriale, spesso chiamata anche cartella di pagamento, è uno strumento di riscossione tributaria utilizzato dalla Pubblica Amministrazione per recuperare i crediti che i contribuenti hanno nei confronti di diversi impositori come ad esempio l’Inps, il Comune o l’Agenzia delle Entrate stessa. Non si tratta di una condanna senza appello: una volta notificata avrai a disposizione 60 giorni di tempo per presentare un ricorso. Se entro questo termine la cartella non viene impugnata, diventa esecutiva“.

In quali casi possiamo presentare ricorso?

“Ci sono delle misure alle quali potete ricorrere se ritenete di essere stati vittime di un errore: potete presentare un ricorso e potete farlo nel momento in cui riscontrate che la vostra cartella presenta dei vizi di natura tale per cui va considerata nulla o va ridimensionata. Esistono due tipi di vizi : quelli sul merito, ossia se la tassa o la sanzione siano dovuti o meno e in quella cifra, e quelli sulla forma, ossia quando non vengono rispettate le regole e la procedura prevista dalla legge per richiedere tali pagamenti“.

Vizi riguardanti l’atto di notifica.

“Il vizio più contestato in assoluto in una cartella esattoriale è il difetto di notifica. Ci sono infatti specifiche formalità che la legge impone e che il postino che effettua la consegna deve rispettare.

Una di queste formalità prevede che la cartella sia provvista della relata di notifica che deve essere apposta nel luogo corrispondente. Dovete fare molta attenzione a dove il postino l’ha scritta: deve trovarsi in calce alla cartella e mai sul frontespizio dell’atto. Se così non fosse la notifica sarebbe nulla. Inoltre la relata deve necessariamente indicare la data leggibile della notifica, pena l’annullamento dell’atto.

Inoltre la cartella deve essere consegnata esclusivamente nellmani del diretto interessato o, in caso di assenza, in quelle di un familiare convivente o del portiere del palazzo“.

Se manca il calcolo degli interessi, la cartella è considerata nulla.

“Con l’ordinanza n. 10481 del 3 maggio 2018 la Corte di Cassazione ha stabilito che una cartella esattoriale che non riporta il calcolo esatto degli interessi deve considerarsi nulla. Il motivo è semplice: la mancanza di queste informazioni non consente al contribuente di verificare se il conteggio effettuato dall’Agenzia delle Entrate è corretto.Ecco perché la cartella di pagamento deve obbligatoriamente contenere un’indicazione esaustiva e dettagliata delle modalità con cui sono stati calcolati i tassi di interesse.Non può essere sufficiente la sola indicazione della cifra totale degli interessi e non siete assolutamente tenuti a perdervi in complicatissimi calcoli per capire da dove viene fuori la somma che vi è stata notificata“.

Cartella di pagamento notificata da soggetti non legittimati: è nulla.

“Sembra un caso alquanto bizzarro a verificarsi ma non lo è. La cartella di pagamento è nulla quando viene notificata da soggetti che non sono legittimati a farlo. La legge definisce chiaramente chi sono gli addetti autorizzati:

  • Gli ufficiali della riscossione
  • Gli agenti di polizia municipale
  • I messi comunali

Un dato interessante da rilevare è che un altro motivo per il quale la cartella di pagamento può essere considerata nulla è che questa sia stata sottoscritta da “un dirigente falso”. Cosa si intende? Si fa riferimento ad un funzionario che ha assunto il ruolo di dirigente senza aver vinto un regolare concorso pubblico“.

Al plico dell’atto manca qualche pagina o alcune informazioni? Allora la cartella è nulla

“Questo plico che arriva a casa deve obbligatoriamente contenere tutte le informazioni che sono necessarie per comprendere la pretesa tributaria e, in caso di errore, potersi difendere. Inoltre se la cartella dovesse arrivare mancante di qualche pagina si può considerare nulla. Ma quali sono le informazioni che devono essere scritte nell’atto?

  • Causale. L’elenco degli importi richiesti deve essere sempre accompagnato dalla relativa causale delle somme pretese dal fisco
  • L’intimazione al pagamento della cifra riportata entro 60 giorni dalla notifica con l’avviso che, al termine di questo periodo, si procede all’esecuzione
  • L’indicazione della data di notifica
  • Il numero identificativo della cartella
  • L’ente titolare del credito per il quale l’Agenzia delle Entrate-Riscossione sta agendo
  • Generalità del debitore
  • L’anno o il periodo di riferimento del credito
  • L’importo esatto
  • Il numero delle rate in cui il pagamento deve essere riscosso, l’importo e la cadenza di ognuna
  • L’indicazione sintetica dei presupposti e delle motivazioni che hanno determinato la decisione di emettere la cartella
  • L’indicazione del responsabile del procedimento oltre che di quello di emissione e notifica della cartella stessa“.

In caso di cartella esattoriale sbagliata come fare per impugnarla?

“Alla luce di tutto questo è chiaro che le possibilità che una cartella presenti uno o più errori sono molto alte. Nel caso di accertamento dell’inesattezza della cartella ci sono diversi modi in cui è possibile contestarla: con l’annullamento in autotutela, con la richiesta di sospensione dell’esecuzione o con l’impugnazione giudiziale.

Cosa dovete fare assolutamente in attesa dalla pace fiscale?
Andate dal vostro legale di fiducia oppure da un bravo tributarista. Ed eseguite un accesso agli atti.

Se non potete permettervi un tributarista potete chiedere aiuto alla Direzione Legale nazionale che assiste le famiglie in difficoltà aggredite da banche ed Agenzia delle Entrate e riscossioni.

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Siamo qui per aiutare la VOSTRA FAMIGLIA.

Le Famiglie sono forti, ancora più forti grazie alla Class Action.


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